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Fa un falò sul Vesuvio con i gratta e vinci e viene denunciato: decine di tagliandi bruciati

Un 53enne è stato denunciato dai carabinieri per combustione illecita di rifiuti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Fa un falò sul Vesuvio con i gratta e vinci giocati: in fiamme una quantità enorme di tagliandi già grattati. La scoperta fatta dai carabinieri che hanno sorpreso l'uomo, un 53enne di Torre del Greco, mentre dava alle fiamme i gratta e vinci, assieme ad altri rifiuti di plastica, proprio all'interno del Parco Nazionale protetto. Per il piromane è scattata la denuncia per combustione illecita di rifiuti da parte dei Carabinieri forestali della stazione Parco di San Sebastiano al Vesuvio

I militari dell'Arma sono intervenuti prontamente sul posto grazie alla segnalazione di alcuni residenti, che si erano allarmati per le fiamme e il fumo. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno scoperto che l’uomo stava incendiando rifiuti di ogni genere all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. A fuoco per lo più plastica e una quantità enorme di “gratta e vinci” già giocati. L’uomo è finito nei guai: è stato infatti denunciato all’autorità giudiziaria.

I roghi di rifiuti sono un reato ambientale. L'immondizia, infatti, va conferita secondo precise regole, per non inquinare l'ambiente. In Campania, proprio per evitare il rischio di incendi incontrollati, soprattutto in zone particolarmente importanti e bisognose di tutela, come il parco Nazionale protetto del Vesuvio, lo scorso anno la Regione e i comuni vararono diverse ordinanze anti-incendi per l'estate. A Napoli, l'ex sindaco Luigi De Magistris ne firmò una a giugno, valida fino al 30 settembre 2021. Vietato agli automobilisti gettare mozziconi di sigarette dall’auto e “nelle zone boscate, arborate e cespugliate, in tutti i terreni agricoli, pascoli, incolti, orti, parchi e giardini pubblici e privati ed in aree adiacenti, comprese le strutture e le infrastrutture all'interno” vietato accendere fuochi di ogni tipo, usare fornelli che fanno braci e faville, fumare e sparare fuochi artificiali. Erano previste multe fino a 500 euro.

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