“Fa male non essere capita da loro”. Parla la ragazza legata ad un giovane trans

Parla la giovane protagonista di una vicenda che ha fatto il giro d’Italia. Marta, nome di fantasia, ha visto la sua relazione con Livio, ragazzo trans, contrastata dalla famiglia. Oggi sognano di potersi sposare.
A cura di Gaia Martignetti
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Sulla mano Livio ha un tatuaggio la cui traduzione è "fedeltà". "L'ho fatto quando non potevamo vederci", confessa poco dopo. Per tutto il tempo dell'intervista tiene la mano di Marta. I loro nomi sono di fantasia ma la storia è vera e ha fatto il giro d'Italia.

Il motivo è che i genitori di Marta, come raccontato ormai da giorni, erano contrari alla relazione della figlia con un ragazzo trans. O almeno lo erano inizialmente. Dei titoli dei giornali "sequestrata dai genitori", Marta non riesce a parlare. "Voglio solo dimenticare", spiega con non poca difficoltà mentre ripercorre con la mente i giorni e i mesi precedenti.

"La cosa più brutta è non essere capita dalle persone che ti hanno messa al mondo. In questa situazione ci stanno un po' male tutti quanti. Io che sono la vittima, lui perché so che ci sta male. Anche la mia famiglia sta male. Hanno sbagliato, perché hanno sbagliato, però so che ci stanno male". Marta riesce ad aggiungere poche cose, prima che il suo racconto sia interrotto dal pianto in un momento preciso: quando i carabinieri sono entrati in casa dei suoi genitori. È da qui che sono partite e continuano le indagini degli inquirenti, benché la giovane abbia poi deciso di ritirare la querela, pur confermando quanto detto in precedenza alle forze dell'ordine.

"Spero che un giorno ci potremmo riappacificare. Non dico che lo desidero adesso. Mi piacerebbe chiarire", spiega Livio che in questa vicenda ha scelto di stare un passo indietro a Marta, per rispettare le sue decisioni e il suo dolore. Oggi vivono insieme e vorrebbero sposarsi a breve per lasciarsi quanto accaduto alle spalle. Anche se non è semplice.

"Non riesco a dimenticare l'episodio di quando me l'hanno portata via. Hanno portato via un pezzo di me. Mi sono sentito impotente", spiega Livio. "Apparentemente (i miei genitori ndr.) avevano accettato tutto, poi non si è capito più niente di nuovo", racconta Marta. "È stato difficile far comprendere il mio punto di vista in merito alla mia relazione e a lui, al suo percorso".

Alle domande su quanto accaduto continua a spiegarsi con la difficoltà di chi ha vissuto qualcosa di non comune. A una risponde però senza esitazioni. E non è posta dai giornalisti o dagli inquirenti. Ma da Livio. "Adesso hai tutto l'amore di cui hai bisogno?". La risposta accompagna l'unico momento in cui Marta non mostra alcuna esitazione: "Sì".

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