Ex-pugile sequestra agente della penitenziaria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, salvato dai colleghi
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2020/12/polizia-penitenziaria-carcere-1200x1200-1-1200x675.jpg)
Un altro episodio di violenza nelle carceri, questa volta ai danni di una guardia penitenziaria nel carcere di Santa Maria Capua Vedere, Caserta, dove un detenuto italo-cubano ha minacciato e poi sequestrato un agente penitenziario. L'uomo, ex-pugile, che sarebbe già noto per comportamenti violenti avuti in passato, utilizzando un'arma rudimentale lo ha rinchiuso in una sezione ma, grazie all'intervento dei suoi colleghi, l'agente è riuscito a liberarsi.
L'Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) ha reso noto l'incidente, condannando l'atto di violenza e chiedendo misure più severe per i detenuti coinvolti in episodi simili. Si legge in una nota a firma del segretario regionale Ciro Auricchio e del presidente Giuseppe Moretti:
Basta violenze ai danni dei poliziotti, bisogna subito attivare la procedura di trasferimento fuori regione, come previsto da una recente circolare e avviare l'iter per il regime ex art. 14 bis o.p., per chi si è reso autore di più condotte violente in ambito penitenziario.
I sindacalisti auspicano l'introduzione della sospensione dei benefici per i detenuti che si rendono protagonisti di episodi di violenza e chiedono di «attivare la procedura di trasferimento fuori regione, come previsto da una recente circolare e avviare l'iter per il regime ex art. 14 bis o.p., per chi si è reso autore di più condotte violente in ambito penitenziario».
Resta, sullo sfondo, il problema delle piante organiche non adeguate, con un numero troppo basso di agenti a coprire i turni: nella struttura di Santa Maria Capua Vetere, secondo i due sindacalisti, mancherebbero 80 poliziotti penitenziari.