Ex Italsider di Bagnoli, servono altri 240 milioni per le bonifiche dei suoli: costi aumentati
Aumentati i costi per le bonifiche dei suoli dell'ex Italsider di Bagnoli. Occorrono altri 240 milioni circa. E inevitabilmente anche i tempi per vedere l'area occidentale restituita ai napoletani si allungano. A fare il punto della situazione è il sindaco Gaetano Manfredi, che in qualità di commissario straordinario di Governo e d'intesa con Invitalia, in una lunga nota ricostruisce gli ultimi passi e annuncia le prossime tappe del programma delle bonifiche.
Dopo la conferenza dei servizi preliminare di agosto 2020, sono stati redatti i progetti definitivi dei primi due lotti di bonifica (Lotto 1 – Fondiarie e Lotto 3 – Parco dello Sport) per un totale di 111,6 milioni. La copertura veniva garantita tramite una prima rimodulazione dei fondi disponibili dell’accordo di programma, proposta a settembre 2022 e approvata dal MASE il 10 marzo 2023.
Per quanto riguarda gli ulteriori lotti di intervento di bonifica delle aree a terra (Lotto 2 – Parco Urbano e sedime infrastrutture) è stata elaborata, sempre sulla base delle indagini e analisi integrative sopraelencate, una revisione del PFTE ad agosto 2022, con relativo aggiornamento dei fabbisogni economici. Il PFTE nel suo aggiornamento di agosto 2022 è stato posto a base della gara per Accordo Quadro bandita ad ottobre 2022, ed oggi in fase di aggiudicazione, con una previsione aggiornata di costo della componente bonifiche di importo complessivo pari ad 243,8 milioni di euro, di cui 236,4 milioni relativi ad esecuzione di interventi con tecnologia “soil washing”.
Invitalia: "Vanno rimodulati i fondi"
Nei giorni scorsi, Invitalia ha chiesto la rimodulazione dei fondi disponibili dell’Accordo di programma di marzo 2020 che dovrà essere condivisa tra commissario e Ministro del Sud: si prevede, in sintesi, il trasferimento di tutte le risorse, ancora non impegnate, destinate ad interventi da realizzarsi in tempi successivi (infrastrutture, risanamento marino, realizzazione del parco urbano) per la copertura dei costi di bonifica delle aree a terra.
Manfredi: "Servono altri fondi per le bonifiche a mare"
Poi, il Commissario straordinario di Governo a Bagnoli, Manfredi, spiega:
Le procedure di bonifica stanno procedendo secondo il crono-programma. Vi è certezza sui costi da sostenere, in modo che gli interventi possano essere concretamente realizzati. Adesso abbiamo la rimodulazione delle risorse necessarie per le gare in corso. Ora che c'è totale chiarezza sull'utilizzo dei fondi da utilizzare per le bonifiche a terra, occorre che il Governo preveda ulteriori stanziamenti per completare le bonifiche a mare e realizzare le infrastrutture: anche su questo fronte avremo presto tempi precisi e progetti aggiornati continuando a lavorare in sintonia con Invitalia".
E conclude:
Nel dettaglio, da ricordare che l'Accordo di programma di marzo 2020 si basava sulle stime dei costi derivanti dal Programma di Risanamento ambientale e rigenerazione urbana dell’area di rilevante interesse nazionale di Bagnoli-Coroglio, approvato nel giugno del 2019; sulla base di tali stime si prevedeva un fabbisogno finanziario complessivo di euro 387,3 mln; a seguito della successiva esecuzione del piano di caratterizzazione integrativo dei terreni, della analisi di rischio sito-specifica, dei test di trattamento su scala industriale dei terreni, è stato elaborato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) di bonifica complessivo di tutta l’area (comprese le attività di risanamento marino), consegnato ad agosto 2020, che ha dovuto interessare, in esito alle risultanze delle indagini di cui ai punti soprastanti, anche aree per le quali inizialmente non si prevedeva nessun intervento in quanto già dichiarate bonificate e in alcuni casi anche certificate dagli enti di controllo.