Ex Italsider di Bagnoli, “le case da espropriare valutate un terzo del prezzo: meno di mille euro al mq”
"Per espropriarmi la mia casa panoramica, all'ultimo piano, con balconi e vista su Nisida, spiaggia e Posillipo, e senza abusi, mi hanno offerto appena 50mila euro. Meno di mille euro al metro quadrato. Un terzo del prezzo al quale l'ho acquistata e molto inferiore al valore di mercato medio, che nella zona di Bagnoli supera i 150mila euro per 60-70 metri quadrati". Sono arrabbiati i cittadini del Borgo di Coroglio, una delle zone residenziali dell'area occidentale di Napoli, compresa nel Sin di Bagnoli-Coroglio. Nel progetto di rigenerazione urbana, il borgo dovrà essere in parte riqualificato e in parte abbattuto e ricostruito per ricavare nuovi alloggi che saranno poi rivenduti al prezzo di mercato.
Aperta la conferenza dei servizi per il progetto di fattibilità
Lunedì 11 novembre 2024, è stata aperta dal commissario straordinario la conferenza dei servizi per l’approvazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica per il Programma di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana (PRARU) e sono stati pubblicati i documenti con l'elenco degli immobili e le cifre delle indennità provvisorie per espropriare le abitazioni.
"Quando abbiamo visto gli importi assegnati ai proprietari per espropriare le case – racconta uno dei residenti – ci siamo sentiti male. Quegli appartamenti sono il frutto di anni di sacrifici di intere famiglie che hanno investito tutti i loro risparmi per acquistarli, ristrutturarli e arredarli. Sono le nostre case e adesso ci vogliono dare pochi spiccioli per comprarle, senza offrirci un altro appartamento in cambio. Con quelle cifre nessuno lascerà la casa, anche se vengono con i carrarmati. Senza contare che molti residenti di Coroglio stanno ancora aspettando il lavoro promesso".
Gli abitanti di Borgo Coroglio scrivono al commissario
Dopo la pubblicazione degli atti, diversi abitanti hanno scritto al commissario chiedendo spiegazioni. Per un appartamento da oltre 60 metri quadrati, acquistato 20 anni fa a più di 170mila euro – si legge in una delle lettere – adesso il commissariato offre poco più di 50mila euro. "Con queste cifre – spiega uno dei residenti – ad oggi non ci compri nemmeno un garage, altro che casa. Chiediamo un incontro urgente per discutere di questa situazione".