La Campania ha uno dei peggiori tassi d’occupazione d’Europa. Come la Guyana francese

La Guyana francese è una di quelle piccole regioni ultraperiferiche europee: la madrepatria è la Francia, ma il piccolo territorio tropicale, noto per il suo capoluogo, Caienna, è in America del Sud, confinante col Brasile e affacciato sull'Oceano Atlantico. Nella piccola regione della Guyana l'economia dipende quasi totalmente dalla Francia e la disoccupazione, purtroppo, è molto alta. Se scorriamo tuttavia le ultime tabelle di Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea, possiamo constatare che la nostra Campania non ha nulla da invidiare alla scarsa occupazione garantita ai guianesi. Eurostat, infatti, dice che la regione del Mezzogiorno d'Italia – in compagnia di Sicilia, Calabria e Puglia (e ovviamente della Guyana francese) – è fra le peggiori 5 zone d'Europa per tasso d'occupazione.
I numeri parlano. Se contestualizzati, poi, sono ancora peggio: in Campania, la regione dei "miracoli", secondo il presidente Vincenzo De Luca, si registra un tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni del 41,3%, a fronte di un tasso medio per l'Ue a 27 stati membri del 68,4%. In media nel 2021 il tasso di occupazione in Italia era al 58,2%. Nel nostro Paese ci sono giganteschi divari territoriali: mentre la provincia di Bolzano registra un 70,7% di occupazione, un dato superiore alla media Ue, la Campania quel numero crolla al 41,3%.
Le donne: solo una su tre lavora
Nelle Regioni del Sud, dicono ancora i dati forniti da Eurostat, risultano occupate meno di una donna su tre (il 32,9%) nella fascia tra i 15 e i 64 anni a fronte di una media Ue del 63,4% e una media italiana del 49,4%. Il tasso di occupazione nostrano è tragico: il 29,1% per la Campania. Se nella media europea la percentuale delle occupate con un diploma di laurea è dell'82,5%, in Italia si ferma al 76,4% ma in Campania crolla al 64%. Per il totale dei laureati (uomini e donne) il tasso di occupazione è dell'84,9% nell'Ue a 27, del 79,2% in media in Italia, Lombardia in media dell'84,3%. E da noi? È il 68,2%.