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Euro 2032, Gravina: “Nove stadi italiani in lizza”, ma non cita il Maradona di Napoli

Gravina non cita lo stadio Maradona di Napoli tra i nove stadi in lizza per Euro 2032: preoccupati i tifosi partenopei.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non c'è lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli tra i nove stadi citati da Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio. Gravina ha rilasciato una intervista durante la sua visita alla redazione de La Stampa, nella quale ha toccato diversi argomenti: tra questi, anche l'avvicinarsi di Euro 2032, l'europeo organizzato in co-abitazione tra l'Italia e la Turchia, che dunque dovranno dividersi gli stadi che ospiteranno le gare. Cinque impianti a testa, che dovranno essere annunciati entro ottobre 2026 da entrambe le federazioni.

Un europeo che "significa aprire il capitolo stadi, una prospettiva per farci capire, in modo quasi provocatorio, quanto siamo indietro", ha spiegato Gravina, che spiega anche i prossimi passaggi: "Entro il primo ottobre 2026 dovremo dare all’Uefa la lista dei nostri cinque, entro marzo 2027 è fissato l’inizio lavori. Vale per noi e, naturalmente, per la Turchia con cui ci divideremo l’evento". Inoltre, entro la fine di marzo, Gravina ha annunciato che "per snellire le procedure il governo nominerà un commissario straordinario e, parlando con il ministro Abodi, sta pensando anche di istituire un fondo per finanziare queste strutture".

I nove stadi in lizza per Euro 2032

Ma la domanda più attesa resta legate a quali stadi saranno quelli scelti. Su tre c'è già una quasi certezza: lo Stadio Olimpico di Roma, lo Stadio Giuseppe Meazza di Milano e lo J-Stadium di Torino, che "sono in pole, richiedono solo alcune riflessioni". Ne mancano di fatto appena due, da dover scegliere tra i tanti che intendono candidarsi, come l'Artemio Franchi di Firenze, "dove i lavori sono cominciati", ma non solo. "Palermo è particolarmente attiva, Cagliari è quasi pronto, a Bologna c’è un grande dinamismo come a Udine o Bari". E Napoli? Stavolta, non rientra nei nomi citati da Gravina, come invece era sempre stato finora. "I cinque stadi dovranno essere i più belli d’Italia", ha concluso ancora Gravina. Resta da capire dunque se ci sarà la clamorosa esclusione dello stadio di Fuorigrotta, oppure se si sia trattato di una semplice mancata citazione. In Rete, però, sono già scoppiate le polemiche, con i tifosi partenopei che ora temono di dover assistere ad un Europeo casalingo solo dal divano di casa.

Simeone: "Napoli vuole far parte del sogno europeo"

Non è tardata ad arrivare la replica istituzionale a questa "mancata" citazione. "Napoli vuole essere parte di questo sogno europeo. La sua candidatura è un obiettivo chiaro e raggiungibile". Così a Fanpage.it Nino Simeone, Presidente della Commissione Infrastrutture del Consiglio Comunale di Napoli, che ha aggiunto: "La città di Napoli, con il suo Sindaco Gaetano Manfredi, si sta adoperando per ottenere questa opportunità. Noi siamo la città di Napoli, non siamo solo una squadra di calcio, e per questo motivo stiamo lavorando per vedere la nostra terra ed il nostro stadio ospitare i migliori talenti del calcio internazionale".

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