Estate a Napoli 2020, le attività a pagamento sulle spiagge del Comune non si faranno: bandi saltati
Troppi ritardi a causa del Coronavirus, saltati i bandi per le attività a pagamento sulle spiagge libere di Napoli previsti per quest'estate, come canoe, immersioni o windsuf. Il Comune di Napoli, infatti, solo il 6 agosto scorso ha approvato la delibera di approvazione dello schema di accordo con il Demanio Costiero settore turistico ricreativo dell'Autorità del sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per la concessione di alcune spiagge libere cittadine sulle quali realizzare eventi a pagamento. Si tratta delle spiagge I e II Vico Marina San Giovanni, della spiaggia Boccaperti, la spiaggia Rotonda Diaz, la spiaggia di Largo Sermoneta e la spiaggia delle Monache, per le quali il Comune normalmente già svolge attività di pulizia. L'accordo col Demanio però avrebbe consentito di valorizzarle per le attività balneari. Un progetto complessivamente da 150mila euro, di cui 50mila a carico del Demanio.
Dopo il no della Soprintendenza di Napoli alla pedana solarium sul Lungomare annunciata dal sindaco Luigi De Magistris a maggio, perché disturberebbe il paesaggio, saltano anche le attività ricreative acquatiche. Il problema è che purtroppo, a causa dei ritardi accumulati per il Coronavirus, quest'idea è saltata. Il patto con il Demanio è stato siglato solo il 6 agosto. E adesso deve essere controfirmato dall'Autorità Portuale. La sigla si attende per fine agosto. Non c'è più tempo per lanciare i bandi per questa estate. Il Comune ha chiesto quindi di ridurre la concessione dal 15 novembre al 30 settembre. C'è una delibera di giunta, spiegano dal Municipio, che ha già ricevuto l'approvazione dell'Autorità Portuale che adesso deve apporre l'ultima firma. Le spiagge potranno essere comunque utilizzate per altre attività, come per gli shooting fotografici dei matrimoni, o eventualmente per recuperare qualche attività nel mese di settembre.