Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: tre morti. Si cercano dispersi
Si aggrava il bilancio: 3 morti nell'esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 18 novembre, ad Ercolano, popoloso centro in provincia di Napoli, zona Vesuviana. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 15 all'interno di un edificio al civico 94 di contrada Patacca, dove si trovava una fabbrica di fuochi d'artificio abusiva; dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che era stata allestita in un appartamento rialzato e fungeva anche da deposito.
"Ci sono persone sotto le macerie, ma il numero possiamo darlo dopo aver fatto le valutazioni – ha detto Michele Mazzaro, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli – ora la nostra preoccupazione principale è la messa in sicurezza del sito. Speriamo di riuscire a farlo nel minor tempo possibile. Al momento non sappiamo se ci sono altri dispersi, speriamo di no ma non possiamo escluderlo".
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ercolano, intorno alle 17 è arrivato il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. Le operazioni sono in corso per accertare l'eventuale presenza di altre persone nell'edificio al momento dello scoppio e le loro condizioni. Le cause della deflagrazione sono per ora al vaglio, è verosimile che a determinarla siano stati i materiali stoccati nel casolare. Questo è il periodo dell'anno in cui le fabbriche di botti illegali sono in piena attività, per realizzare i fuochi d'artificio da vendere nelle settimane immediatamente precedenti al Capodanno.
In molti casi le forze dell'ordine individuano casolari nei quali viene messa in piedi una vera e propria catena di montaggio dei fuochi pirotecnici (quelli che garantiscono esplosioni colorate) e di micidiali botti, le classiche "bombe di capodanno": kobra, cipolle, mephisto e così via.
Il boato dell'esplosione sentito dai comuni limitrofi
Via Patacca si trova in un'area periferia della cittadina del Napoletano, con molte zone di campagna. La fabbrica si trovava all'altezza della rotonda di Miranapoli, al confine tra Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio e San Giorgio a Cremano.
Il boato è stato udito anche a parecchie centinaia di metri di distanza: segnalazioni alle forze dell'ordine sono arrivate dalla vicina San Giorgio a Cremano e da San Sebastiano al Vesuvio, ma anche da Cercola e da Portici. Dal luogo dell'esplosione si è sollevata una colonna di fumo bianco visibile a grande distanza. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.