I funerali di Samuel Tacifu, morto nell’esplosione a Ercolano. Sulla bara la bandiera dell’Albania
Si sono tenuti oggi, 29 novembre, ad Aversa, in provincia di Caserta, i funerali di Samuel Tafciu, morto il 18 novembre insieme alle sorelle Sara e Aurora Esposito nell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio abusiva di Ercolano in cui i tre lavoravano. Il corteo per il 18enne, la cui famiglia è di religione musulmana, è partito dalla casa della vittima, ad Aversa, ed ha raggiunto il cimitero cittadino. I funerali delle gemelle sono stati fissati per lunedì a Marigliano (Napoli).
L'addio al 18enne morto ad Ercolano
"Chi ha sbagliato deve pagare, per tutta la vita": così, durante i funerali, Anna Campagna, madre della compagna 17enne di Samuel Tafciu. Il ragazzo viveva con loro, la coppia aveva una figlia di 5 mesi. "Lo portiamo nel cuore, da un anno e otto mesi viveva con noi – ha detto la donna – noi chiediamo giustizia per tutti e tre, per Samuele, Aurora e Sara. Senza nessuno sconto di pena, perché i nostri cari sono morti".
"Oggi è il giorno della preghiera per queste tre anime innocenti che hanno avuto un destino beffardo – ha detto Massimo Viscosi, legale della famiglia Tafciu – la Procura sta svolgendo un compito importante, le ipotesi di reato sono tra le più gravi previste: omicidio volontario plurimo, fabbricazione e detenzione di fuochi d'artificio illegali, caporalato… sono ipotesi molto rilevanti. Da un punto di vista procedurale e processuale, ad oggi c'è stato il conferimento dell'incarico per l'autopsia, quindi entro 60 giorni avremo contezza di tutto. È una situazione veramente drammatica, quello che è successo deve far riflettere tutti".
Lo scoppio nella fabbrica di fuochi ad Ercolano
La tragedia intorno alle 14 del 18 novembre in un immobile di contrada Patacca, ad Ercolano, in cui era stata allestita una fabbrica di fuochi d'artificio "fantasma", totalmente illegale. Il corpo del ragazzo, 18 anni compiuti da poco, è stato il primo ad essere recuperato: la deflagrazione lo aveva scagliato a circa 50 metri. I cadaveri delle ragazze sono stati invece recuperati il giorno successivo: è stato prima necessario bonificare l'aria, disseminata di botti inesplosi e polveri da usare per la realizzazione dei fuochi d'artificio. Dalle indagini e dalle dichiarazioni dei familiari delle vittime è emerso che le ragazze venivano pagate 150 euro a settimana a testa, il giovane 250 euro.
Per la morte dei tre giovani è indagato il proprietario di fatto dell'immobile (formalmente intestato alla figlia 13), Pasquale Punzo: l'uomo è stato sottoposto a fermo (poi convalidato), accusato di omicidio volontario plurimo sotto il profilo del dolo eventuale e di caporalato. Davanti al gip, nel corso dell'udienza di convalida, l'uomo ha non ha risposto alle domande ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee sostenendo di essere estraneo alla vicenda.
Lunedì i funerali delle gemelle Sara e Aurora
Lunedì, 2 dicembre, sarà il giorno dell'ultimo addio per Sara e Aurora Esposito, le gemelle 26enni morte a seguito dell'esplosione. I funerali, con rito cattolico, si terranno nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Marigliano, cittadina del Napoletano di cui erano originarie. Il sindaco, Giuseppe Jossa, si è fatto carico delle spese per le esequie.