Esplosione e crollo a Forcella, è morto anche il terzo uomo ustionato
Non ce l'ha fatta il 60enne bengalese ferito nell'esplosione e nel crollo avvenuti in un basso a Forcella, nel pomeriggio di sabato scorso, 31 agosto 2024. L'uomo era ricoverato al Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli da 5 giorni, in condizioni gravissime. Purtroppo, è morto nel pomeriggio di oggi, 5 settembre 2024. I nomi dei tre morti sono Afsar Afsar, 60 anni; Kazi Altaf, 43 anni; Bapari Babul, 48 anni.
Fiaccolata del quartiere per le tre vittime
Si tratta della terza vittima della tragedia avvenuta la scorsa settimana che ha devastato il basso di via San Nicola dei Caserti. Martedì era deceduto il 41enne che era stato trasferito dal Vecchio Pellegrini al reparto Dea (Dipartimento per l'emergenza e accettazione) di Rianimazione del Pronto Soccorso del Cardarelli.
Gli abitanti di Forcella hanno organizzato una fiaccolata per sensibilizzare le istituzioni contro lo sfruttamento degli immigrati, costretti a pagare affitti enormi per vivere in alloggi precari e privi di abitabilità. Promossa anche una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime.
L'indagine della Procura
La Procura della Repubblica indaga per disastro colposo. Ieri, era morto il secondo ferito di 43 anni, ricoverato al Cardarelli in Terapia Intensiva Grandi Ustionati per le ustioni riportate sull'85 per cento del corpo in seguito all'esplosione di sabato scorso a Forcella. Ne dà notizia la stessa Tigu. Il 60enne deceduto oggi era ricoverato in Terapia Intensiva Grandi Ustionati e presentava ustioni sul 65 per cento del corpo. Era ricoverato da 5 giorni, intubato e sedato. Purtroppo, le ferite si sono rivelate troppo gravi e l'uomo non ce l'ha fatta.
Le tre vittime erano tutte originarie del Bangladesh. Il crollo si è verificato in un "basso" di Forcella in via San Nicola dei Caserti, in un palazzo di quattro piani a cui si accede dal civico 8 di vico Nuovo Pace. L'abitazione si trova al di sotto del livello stradale. Una sorta di scantinato, quindi. Sono in corso le indagini per chiarire la sua abitabilità. Ancora da accertare al momento le cause del crollo, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato preceduto da un'esplosione, attorno alle ore 18,30. Secondo le prime informazioni, la deflagrazione potrebbe essere stata causata dall'incendio di una miscela di aria e gas gpl contenuti forse in una bombola.