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Emergenza lavoro

Esodato, senza lavoro né pensione: “Per chi ha oltre 50 anni trovare impiego è impossibile”

A oltre 50 anni si può sperare di trovare un’altra opportunità nel mondo del lavoro? No, secondo il racconto, amaro, di Rosario, 59 anni, napoletano.
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Uno dei termini ricorrenti nelle storie di lavoro negato, sottopagato o sfruttato che stanno arrivando a centinaia sulla posta di Fanpage.it, è «invisibili». Un termine intergenerazionale: lo dicono i ventenni che si sentono esclusi da un mondo che offre ai ragazzi salari da fame (o, nei casi di stage, spesso inesistenti) perché non hanno esperienza. Si definiscono invisibili gli over-30 e i quarantenni, poiché il mercato del lavoro per loro è fatto di richieste di competenze, di flessibilità, di varie disponibilità (a trasferirsi, a viaggiare) ma i salari non sono mai quelli adeguati all'impegno.

Si definiscono invisibili anche coloro che hanno passato la soglia dei 50 anni. Pochi considerano che una persona di oltre cinquant'anni possa cercare attivamente un posto di lavoro. E invece il fenomeno degli esodati è drammatico e reale: troppo giovani per andare in pensione, troppo vecchi per essere minimamente considerati da un mercato che cerca giovani disposti ad ogni sacrificio/sfruttamento e ha paura di persone "strutturate", magari con vasta esperienza ma negli -anta.

La storia di Rosario, 59 anni, napoletano, è proprio di quest'ultimo tipo. Affida a Fanpage.it il racconto della sua vita, spiega «purtroppo uguale a tante altre in Italia e al nostro martoriato Sud».

Ho esitato a lungo prima di scrivervi poi mi sono convinto, almeno per uno sfogo.Dopo una attività svolta per oltre 30 anni nel settore librario a 59 anni, causa chiusura azienda, mi sono ritrovato senza lavoro.

Ho inviato numerose volte il mio curriculum presso librerie anche di livello nazionale, ma nessuno si è mai degnato non dico di assumermi, ma di rispondermi.

Questi grossi gruppi svolgono attività apparentemente benemerite anche con battage pubblicitari di un certo rilievo ma in realtà somigliano né più, né meno, alla stragrande maggioranza delle aziende e cioè assumono solo giovani con contratti part-time a quattro soldi con sgravi fiscali e contributivi da parte dello Stato e quindi a loro non costano quasi nulla.

Rosario, contattato da Fanpage.it, chiarisce di essersi proposto più e più volte ma di essersi sentito rispondere dalle aziende col silenzio. Il ghosting, che è peggiore del «no, grazie»:

So per certo che preferiscono le persone giovani senza esperienza a quelli come me che hanno una esperienza pluriennale nel settore. Naturalmente anche i ragazzi hanno diritto al lavoro, ci mancherebbe, ma qua in Italia mancano totalmente politiche sul lavoro. Ai ragazzi danno quattro soldi e gli esodati sono invisibili.

L'epilogo è amaro, simile ad altre lettere ricevute dalla nostra redazione:

Per noi cosiddetti esodati non c'è speranza. Bisogna solo aspettare i 67 anni per la pensione se hai avuto la fortuna di avere uno straccio di contributi.

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