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Esercitazione Campi Flegrei senza prove di evacuazione il 31 maggio, ma si valuta rinvio

Le ipotesi al vaglio dopo lo sciame sismico del 20 maggio e le verifiche ancora in corso sugli edifici lesionati. L’esercitazione Exe del 30 e 31 maggio potrebbe essere modificata.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una esercitazione "light" il 31 maggio, senza prove di evacuazione, ma per posti di comando, ossia simile a quella già fatta il 22 aprile scorso e limitata ai responsabili di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, 118 e forze dell'ordine. Oppure un rinvio di qualche settimana, quando sarà passata la crisi, ma con la sperimentazione del piano di allontanamento. Sono alcune delle ipotesi al vaglio dopo lo sciame sismico del 20 maggio scorso, con la scossa di magnitudo 4.4. L'esercitazione Exe del 30 e 31 maggio, dove dovrebbe essere simulato lo scenario 3 del bradisismo, quello più grave, con la sperimentazione dell'evacuazione per alcuni cittadini volontari, era già stata annunciata prima del 20 maggio.

Esercitazione ai Campi Flegrei del 30 e 31 maggio: le ipotesi

Tuttavia, attualmente le verifiche sugli edifici lesionati sono ancora in corso. I numeri parlando di 84 i palazzi sgomberati, 121 famiglie sfollate, 1.371 richieste di controllo totali, di cui 996 sopralluoghi già eseguiti dai tecnici, nel giro di una settimana. È possibile che di questo passo, tutti gli edifici possano essere stati controllati in tempo prima del 30 maggio. Tuttavia, il sistema regionale di protezione civile è impegnato da molti giorni costantemente nella gestione della crisi. Il ministro Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi aveva confermato le esercitazioni. Ma, al momento, la Protezione Civile Nazionale non ha ancora comunicato ufficialmente se l'esercitazione del 30 e 31 maggio si farà, ma, a quanto apprende Fanpage.it da fonti ufficiali, si dovrebbe decidere a breve.

In cosa consiste la simulazione

Da pianificazione, si tratta di un'esercitazione per posti di comando con il coinvolgimento, su base volontaria, di una piccola parte della popolazione. Le attività sul campo di questi giorni sono molto più ampie e visibili. Tra le ipotesi, quindi, c'è quella che le esercitazioni del 30 e 31 maggio possano non essere fatte così come inizialmente previsto. Si starebbe cercando di capire se trasformarle in una sorta di briefing dopo quanto successo la settimana scorsa. L'alternativa potrebbe essere confermare l'esercitazione vera e propria, ma rimandarla di qualche settimana.

I Comuni interessati, Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo, Pianura, e una piccola parte di Posillipo, nella zona di Coroglio), Pozzuoli e Bacoli sono in contatto con la Protezione Civile nazionale. Ma al momento non c'è ancora conferma o notizia di rinvio. La precedente esercitazione si è tenuta il 22 aprile scorso e, anche in quel caso, è stata per posti di comando, con un coinvolgimento molto limitato della cittadinanza. Sono state simulate le evacuazioni di alcune scuole, qualche voragine o crollo. Il centro di comando è stato stabilito alla Prefettura di Napoli. Una terza esercitazione, questa volta per l'evacuazione del rischio vulcanico, è stata prevista invece per ottobre 2024.

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