Eruzione del Vesuvio coi fumogeni per lo scudetto: ci provarono anche nel 1987, non andò benissimo
Qualche giorno fa una proposta, pure piuttosto sui generis, ha fatto scattare l'allarme sul vulcano Vesuvio: un fumo azzurro, una "eruzione" celebrativa per il terzo scudetto del Napoli fatta coi fumogeni. Apriti cielo: l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha provveduto a segnalare alla Prefettura e ai carabinieri di far bloccare le vie d'accesso, dichiarando l'iniziativa pericolosa per l'ordine pubblico e per l'ambiente.
Ma forse non tutti ricordano che questa finta eruzione del Vesuvio a scopo esultanza calcistica è già avvenuta. Correva l'anno 1987, primo scudetto del Napoli, giorno 25 maggio: il Commando ultrà della curva B per festeggiare la conquista del titolo predispose la bellezza di 10mila fumogeni tricolori da far accendere da un fuochista esperto. Obiettivo: far vedere un tricolore da Napoli a Sorrento e da Ercolano alle isole di Ischia, Capri e Procida. Cinquanta milioni delle vecchie lire il costo. I risultati, lo si può vedere da alcune immagini dell'epoca, furono assai deludenti: allora (come ora) foschia e cielo parzialmente nuvoloso sul vulcano partenopeo coprirono i fumogeni.