Emergenza freddo a Napoli, si cambia: le stazioni aperte di notte ai senzatetto passano da 3 a 1
Basta stazioni della metro Linea 1 aperte la notte per i senza tetto a Napoli: il Comune studia un nuovo piano anti-freddo. Delle 3 stazioni Museo, Municipio e Vanvitelli aperte lo scorso inverno per accogliere i clochard, il prossimo inverno resterà aperta solo Museo. Cambiano anche gli orari di apertura, che non saranno più 23-5, ma 24-5, perché a differenza dello scorso inverno non c'è più il coprifuoco alle 22. A spiegare il motivo a Fanpage.it è l’assessore al Welfare Luca Trapanese: “Stiamo rivedendo quella iniziativa perché le risposte non sono state all’altezza. In passato venivano aperte 3 o 4 stazioni per le quali il Comune pagava l’affitto ad Anm, ma i numeri della partecipazione erano scarsissimi. Oggi stiamo studiando nuove strategie”.
Per i clochard resterà aperta di notte solo la stazione Museo
“Apriremo la sola stazione Museo che è quella più frequentata – assicura Trapanese – ma in più offriremo anche dei servizi aggiuntivi: lettini e coperte, che la mattina saranno rimossi, e poi ci sarà la presenza di un’accoglienza per sistemarli. In passato si aprivano le stazioni la notte, ma poi senza dare i letti i senza tetto dormivano sotto i porticati”.
Cambiano gli orari
Saranno modificati anche gli orari. “La stazione Museo – aggiunge Trapanese – sarà aperta dalle ore 24 alle 5 del mattino. L’anno scorso c’era il coprifuoco alle 22 per il Covid e la stazione apriva alle 23, quest’anno, invece, non c’è e noi dobbiamo avere il tempo di pulirla, sistemarla e sanificarla prima di accogliere i senzatetto. Sempre per l’accoglienza notturna dei senzatetto stiamo valutando la possibilità di attrezzare un’altra area del centro storico con le brandine, per non incidere economicamente sul fitto di un’altra stazione. Ma per questo occorrerà un accordo con un altro centro”.
Il nuovo piano per i senzatetto
Ma Palazzo San Giacomo sta studiando un nuovo piano per i clochard della città. Solo pochissimi infatti scelgono di recarsi nei centri di accoglienza comunali. “C’è un problema sociale che dobbiamo affrontare – prosegue l’assessore – i senza tetto che vivono per strada non vogliono andare purtroppo nei centri, non vogliono spostarsi perché devono sottostare ad una serie di regole. Devono essere sobri e il problema dell’alcolismo è frequente. Molti centri non danno la possibilità di entrare con i cani e in maggioranza loro hanno animali. È un problema che stiamo affrontando con tutte le associazioni sul territorio da chi si occupa della mobilità, al camper, al portare i viveri a chi si occupa di accoglienza. A breve presenteremo il nostro piano”.
“Stiamo lavorando anche per potenziare il dormitorio pubblico di via De Blasiis – conclude Trapanese – portandolo da 40 a 80 posti. Possiamo riuscirci aprendo un altro piano. Ma il problema è la mancanza di personale che non abbiamo. Inoltre, manca ancora un direttore generale del centro. I temi sul tavolo sono tantissimi. Io sono arrivato solo il 20 ottobre e ci sono tante emergenze da affrontare e i tempi burocratici sono lunghi”.