Elezioni: rissa a Fdi per le liste, mistero sugli orari di consegna a rischio due civiche di Maresca
Nell'ultimo giorno (e nell'ultima notte) prima della presentazione delle liste elettorali al Comune di Napoli nel centrodestra a sostegno di Catello Maresca ne sono successe di tutti i colori. Botte tra candidati, zuffe alla sede dell'anagrafe elettorale del Comune di Napoli al Parco Quadrifoglio, ed infine mistero sulla presentazione di due liste civiche di Maresca che sarebbero giunte fuori tempo massimo. Dal comitato elettorale del magistrato fanno sapere che sono in corse verifiche per accertare se effettivamente sono state consegnate le liste "Catello Maresca" e "Maresca Sindaco". Di certo le ultime 24 ore nel centrodestra napoletano sono state simili ad un film di Bud Spencer e Terence Hill.
La rissa tra Nonno e Diodato: "Mi ha spaccato la fronte", la replica "Voleva rubare i documenti"
Il clima da B movie all'italiana inizia nella notta alla sede di Fratelli d'Italia quando si stanno ultimando le liste per il Comune di Napoli e per le Municipalità. E' li che scatta una vera e propria rissa con tanto di sangue e feriti. I protagonisti sono Marco Nonno, consigliere regionale e consigliere comunale uscente e Pietro Diodato, candidato al Comune di Napoli, già con lunghissimi trascorsi sia al Comune che in Regione Campania. già condannato una decina di anni fa per disordini elettorali ad un anno e 6 mesi e poi costretto nel 2010 a lasciare il seggio da consigliere regionale passando a dirigere, sotto l'amministrazione di Stefano Caldoro, la società partecipata Astir. I testimoni della rissa parlano di un Marco Nonno uscito dalla sede di Fratelli d'Italia con la maglietta sporca di sangue, mentre lo stesso Diodato con un post sul suo profilo Facebook spiega quanto è avvenuto. "Sono stato aggredito nella sede di Fratelli d'Italia con una testata che mi ha spaccato la fronte, da quel delinquente di Marco Nonno, che voleva impedire la mia candidatura al consiglio comunale e quella dei miei amici nelle municipalità. Spalleggiato da alcuni personaggi "palestrati", utilizzati per la bisogna, ha trasformato la sede del mio partito in un covo personale per imporre la sua legge con la violenza" scrive Diodato. I due sono entrambi molto radicati nel quartiere di Pianura. Lo stesso che fu teatro di scontri nel 2007 per la paventata riapertura della discarica dei Pisani. Per quei fatti Marco Nonno fu condannato a 8 anni in primo gradoed è in attesa del secondo grado di giudizio. I due dunque, dai turbolenti passati giudiziari, hanno animato la notte prima delle elezioni. "Siamo scappati per rifugiarci sotto le insegne della legalità di Catello Maresca. E con lui, senza alcuna paura combatteremo la buona battaglia. A Napoli, in questo momento, Fratelli d'Italia non è un luogo sicuro per le persone perbene. Pur sapendo che la stragrande maggioranza è costituita da persone perbene, ma è vittima del terrore che esercita questo soggetto" conclude il post Diodato. Nonno dal canto suo spiega , che Diodato, dopo aver provato a farsi candidare nella lista di Maresca era ritornato a Fratelli d'Italia per riprovare la candidatura nel partito della Meloni. Ma non c'era più spazio. A quel punto, secondo quanto riportato da Marco Nonno, Diodato avrebbe provato a rubare alcuni documenti necessari per la presentazione delle liste ed a scappare vie, nel tentativo di bloccarlo lo stesso Nonno denuncia di essere stato colpito da una gomitata e annuncia una denuncia nei confronti di Diodato.
Il giallo delle consegne: a rischio le civiche di Maresca
Ma le tensioni nel centrodestra non si sono esaurite alla rissa notturna. In mattinata presso l'ufficio anagrafe elettorale del Comune di Napoli, nel Parco Quadrifoglio di Soccavo, dove si dovevano consegnare le liste elettorali entro le ore 12:00 sono avvenute nuove tensioni. I protagonisti sono sempre gli esponenti delle liste collegate a Catello Maresca che hanno litigato su chi fosse arrivato prima e chi dopo. La maggior parte delle liste con le documentazioni annesse legate a Maresca è arrivato in extremis. La Lega avrebbe consegnato la propria lista alle 12:03, quindi ipoteticamente tre minuti dopo il gong. Mentre a quanto apprende Fanpage.it al momento non risulterebbero consegnate due liste civiche di Maresca, ovvero "Catello Maresca" e "Maresca Sindaco". Dal comitato elettorale del pm fanno sapere che "la documentazione delle liste è partita dal comitato elettorale alle 11:40, stiamo verificando se effettivamente sono state consegnate". Bisognerà quindi attendere la decisione ufficiale dell'ufficio comunale per capire se Maresca potrà effettivamente contare sulle due liste civiche a suo sostegno oppure se le due liste non saranno ammesse alla competizione perché presentate fuori tempo massimo. Stiamo parlando di circa 80 candidati al Comune e oltre un centinaio nelle municipalità. Perdere le due liste sarebbe quindi un gravissimo colpo per Catello Maresca. Ma c'è da giurarci che la giornata di zuffe nel centrodestra non sia ancora terminata.