Guida alle regionali in Campania 2020: voto disgiunto, preferenze e legge elettorale
Alle 15 si sono chiuse le urne per le elezioni regionali in Campania, dove si è votato in concomitanza con le elezioni amministrative e il referendum sul taglio dei parlamentari. Appena dopo la chiusura dei seggi sono stati comunicati i primi exit poll mentre per i risultati definitivi delle regionali in Campania saranno disponibili solo questa sera, quando si sarà concluso lo spoglio.
Sono sette i candidati in lizza per lo scranno di Palazzo Santa Lucia anche se i favoriti dai sondaggi sono il governatore uscente e candidato del centrosinistra, Vincenzo De Luca, e il candidato del centrodestra, Stefano Caldoro. Il Movimento 5 Stelle appoggia la candidatura di Valeria Ciarambino. Oggi e domani si è votato anche per le elezioni amministrative e per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari.
Secondo l'ultimo dato diffuso dal Ministero dell'Interno, alle 23 di domenica 20 settembre è stato il 38,2% degli aventi diritto ad aver già espresso la propria preferenza per l'elezione del nuovo presidente di regione e del consiglio regionale.
Vediamo nel dettaglio fino a che ora si vota, la legge elettorale campana, i dati sui primi exit poll e quando arriveranno i dati definitivi.
L'affluenza alle 23 per le elezioni regionali in Campania
Il 38,2% degli aventi diritto si è recato alle urne nella prima giornata del voto, quella di domenica 20 settembre. Bisognerà attendere le 15 di oggi per avere il dato definitivo sull'affluenza alle urne. Alle 19 l'affluenza era del 26,52%, mentre alle 12 erano l'11,32% degli aventi diritto ad aver espresso la propria preferenza. Durante la tornata elettorale del 2015, l'affluenza definitiva fu del 51,9%.
Regionali in Campania, fino a che ora si vota
In Campania, per l'elezione diretta del presidente della giunta regionale e per il rinnovo del consiglio regionale della Campania si voterà in due giorni. Si vota domenica 20 settembre 2020 dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 21 settembre 2020 dalle ore 7 alle ore 15. Queste le date stabilite e pubblicate nel decreto del presidente Vincenzo De Luca 97 del 20 luglio 2020 per la convocazione dei comizi elettorali.
Elezioni 2020 in Campania, come si vota: la legge elettorale
Il voto in Campania è regolato dalla legge 4/2009 che prevede un sistema proporzionale a turno unico con premio di maggioranza. È previsto il voto disgiunto e la doppia preferenza di genere. Per queste elezioni, però, sarà necessario rispettare una serie di norme e regole, dovute all'emergenza Covid-19.
La votazione per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda, come prevede la legge elettorale della Regione Campania numero 4 del 27 marzo 2009. Per ognuna delle 5 Circoscrizioni elettorali (come si vede dai fac simili delle schede di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno) è stato approvato un modello di scheda con i candidati presidenti e i simboli delle liste collegate, se presenti in quella circoscrizione. Sulla scheda, quindi, si troveranno i nomi dei candidati alla carica di Presidente, scritti all'interno di un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati, racchiusi in un rettangolo più grande tutte le liste collegate a quel candidato presidente.
Ogni elettore può esprimere un unico voto. Si può votare però con diverse modalità.
- Tracciando un segno (per esempio una X) su un candidato presidente e un altro segno (per esempio una X) su una delle liste a esso collegate.
- Tracciando un segno (per esempio una X) solo su una delle liste. In questo caso il voto andrà alla lista e al candidato presidente collegato.
- È possibile il cosiddetto “voto disgiunto”, ad esempio, votare un candidato alla carica di presidente della giunta regionale, tracciando un segno (per esempio una X) sul nome del governatore scelto, e una lista a lui non collegata, tracciando un altro segno (per esempio una X) sulla lista di un altro schieramento.
- Si può esprimere poi la preferenza per un candidato consigliere regionale, scrivendo il cognome oppure il nome ed il cognome del candidato accanto alla sua lista. In questo caso, si possono esprimere anche due voti di preferenza per due consiglieri diversi entrambi nella stessa lista, ma uno deve essere un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
- Cosa succede se esprimo il voto a favore di un candidato Presidente e la preferenza per più di una lista? Viene ritenuto valido il solo voto al candidato Presidente e nulli i voti di lista.
Cosa devo portare al seggio elettorale per votare
Per votare, il giorno delle elezioni bisogna recarsi al seggio elettorale di riferimento e qui, una volta arrivato il proprio turno, esibire la tessera elettorale e la carta d'identità. Se la propria residenza è cambiata rispetto all'indirizzo segnato sulla tessera elettorale, bisogna rivolgersi al Comune di residenza. Per chi si reca al seggio per votare quest'anno ci saranno alcune novità legate al Covid19, previste dal decreto legge 103 del 15 agosto. Tra queste, ad esempio, ogni sede elettorale verrà fornita di gel all’ingresso e che verranno effettuate pulizie periodiche delle aree utilizzate come sedi dei seggi. Verranno inoltre istituiti seggi speciali non solo negli ospedali ma anche nei reparti Covid, dove verrà impiegato il personale Uscar dell’Asl. Nei seggi sarà garantito il distanziamento anche attraverso un’apposita segnaletica, l'elettore, dopo essersi recato in cabina ed aver votato e ripiegato la scheda, provvederà ad inserirla personalmente nell'urna, invece di consegnarla ai componenti dell'ufficio elettorale. Mentre gli scrutatori useranno i guanti per lo spoglio.
I candidati e le liste
In campo per la carica di governatore ci sono 7 sfidanti e 26 liste: Vincenzo De Luca per il centrosinistra, sostenuto da 15 liste, Stefano Caldoro per il centrodestra, sostenuto da 6 liste, Valeria Ciarambino per il M5S, Giuliano Granato per Potere al Popolo, Luca Saltalamacchia per Terra, Sergio Angrisano per la lista Terzo Polo, Giuseppe Cirillo per il Partito delle Buone Maniere. Ha ritirato in extremis la sua candidatura, invece, Gabriele Nappi che si era proposto con la lista Naturalismo. Vince il candidato presidente che prende il maggior numero di voti validi in ambito regionale. Il presidente eletto è, di diritto, componente del Consiglio regionale, così come il secondo candidato presidente più votato. Il presidente della Regione è anche componente di diritto del consiglio regionale.
Vincenzo De Luca
Il governatore uscente della Campania, 71 anni, soprannominato "il sindaco sceriffo" per la lunga esperienza come primo cittadino a Salerno, è alla terza candidatura alla presidenza della Regione Campania per il centrosinistra. Alla tornata di settembre è sostenuto da 15 liste. È anche la terza volta che affronta come sfidante per il centrodestra Stefano Caldoro. Finora, i due hanno incassato una vittoria a testa. Caldoro è risultato vincitore nel 2010. De Luca nel 2015. De Luca, laureato in Filosofia, è stato anche deputato nel 2001 e nel 2006.
Stefano Caldoro
Di estrazione socialista, 59 anni, giornalista di professione, è stato ministro per l'Attuazione del Programma di Governo con Silvio Berlusconi.Il candidato dello schieramento di centrodestra è al terzo tentativo per la carica di governatore della Regione Campania, che ha già detenuto tra il 2010 e il 2015. Dieci anni fa Caldoro ebbe la meglio proprio contro Vincenzo De Luca, candidato a presidente della Regione per il centrosinistra. È sostenuto da 6 liste.
Valeria Ciarambino
La portavoce della Campania del M5S, 47 anni, è originaria di Pomigliano D'Arco, dove vive. Di professione funzionaria dell'ex Equitalia, corre per la seconda volta per la carica di governatore della Campania, dopo l'esperienza nel 2015. Cinque anni fa, con i pentastellati in ascesa sul palcoscenico nazionale, Ciarambino raccolse il 17,5 per cento dei consensi, piazzandosi al terzo posto dietro De Luca e Caldoro.
Giuliano Granato
Attivista sindacale 34 enne, è il candidato più giovane alla carica di presidente della giunta regionale in Campania. Corre per la lista Potere al Popolo. È laureato in Scienze Politiche. Molte le iniziative alle quali ha partecipato in qualità di attivista sindacale, come la traversata in canoa del fiume Sarno.
Luca Saltalamacchia
Luca Saltalamacchia, avvocato cassazionista ambientalista 47enne, è nel pool di legali di Giudizio Universale, che difende le popolazioni anche aborigene dai progetti delle multinazionali. È il candidato della lista Terra, dove sono confluiti alcuni partiti della Sinistra e dell'ambientalismo. La sua candidatura alla presidenza inizialmente era nata abbinata a quella di Stefania Fanelli. Una doppia candidatura con quota rosa sul modello curdo. La legge elettorale regionale italiana, però, prevede un solo candidato presidente per lista.
Sergio Angrisano
Giornalista e scrittore. Di tradizione di Destra, con Francesco Storace, oggi guida i Movimenti Identitari. È candidato alla presidenza della Regione Campania con la lista Terzo Polo, che mette insieme movimenti meridionalisti, Movimento anti-5G, e Libera Scelta movimento No-Vax.
Giuseppe Cirillo
Sessuologo, soprannominato "Dr.Seduction", è stato più volte candidato indipendente a varie elezioni. Per le regionali in Campania del 2020 corre per la lista "Il partito delle Buone Maniere".
Gli ultimi sondaggi sui principali candidati
L'ultimo sondaggio, realizzato dall'istituto Swg in esclusiva per Fanpage.it, conferma il vantaggio del governatore uscente Vincenzo De Luca sul candidato di centrodestra Stefano Caldoro: il primo si attesta tra il 51 e il 55%, mentre lo sfidante ottiene tra il 29 e il 33% dei consensi. La rilevazione evidenzia anche la crescita del gradimento del PD in Campania rispetto alle ultime elezioni europee e alle scorse elezioni regionali: il Partito Democratico otterrebbe dal 17 al 19% dei consensi. Nella coalizione di centrodestra, il primo partito sarebbe la Lega di Matteo Salvini (9,5 – 11,5%), seguita da Fratelli d'Italia e infine da Forza Italia; il partito fondato da Silvio Berlusconi potrebbe subire un netto tracollo in Campania, andando non oltre il 7,5%. Ecco tutti i sondaggi sui candidati alle elezioni regionali in Campania.
Come voto se sono ammalato
Una persona ammalata può votare a casa. Gli elettori affetti da grave infermità possono chiedere ai sindaci dei Comuni di rispettiva iscrizione elettorale di esprimere il voto presso l'abitazione in cui dimorano, indicandone l'indirizzo, facendo pervenire apposita dichiarazione di volontà, in un periodo compreso tra il 40° e 20° giorno antecedente la data della votazione. L'avente diritto al voto deve dimorare nell'ambito del territorio della regione per cui è elettore. Alla domanda vanno allegati idoneo certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dall'ASL e copia della tessera elettorale.
Come voto se sono ricoverato, in quarantena o in isolamento fiduciario per Covid
Il decreto legge 103 del 15 agosto 2020, in considerazione della situazione epidemiologica da COVID-19, al fine di prevenire i rischi di contagio, nonché assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici, ha previsto la possibilità del voto domiciliare per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per COVID-19. Mentre nei reparti Covid19 degli ospedali sono state previste apposite Sezioni elettorali ospedaliere. La domanda per essere iscritto negli elenchi degli ammessi al voto domiciliare deve essere presentata al proprio Comune dal 10 al 15 settembre.
Agevolazioni trasporti per raggiungere i seggi
Gli elettori che si recheranno a votare nel proprio Comune di iscrizione elettorale potranno usufruire delle agevolazioni di viaggio applicate da enti o società che gestiscono i relativi servizi di trasporto. Hanno aderito alle agevolazioni Trenitalia, Italo, Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (AISCAT), Alitalia. Sono previsti rimborsi per chi risiede in Paesi esteri con i quali l'Italia non intrattiene relazioni diplomatiche o nei quali la situazione politica o sociale non garantisce le condizioni per l'esercizio di voto per corrispondenza.