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Elezioni amministrative Napoli 2021

Elezioni Comunali, a Napoli per la prima volta si vota senza falce e martello sulla scheda

Per la prima volta dalla nascita della Repubblica, i cittadini napoletani non troveranno la falce e martello tra i simboli sulla scheda elettorale per l’elezione del Sindaco. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani che sostengono Alessandra Clemente, non presenteranno le liste confluendo con propri candidati nella lista “Clemente Sindaco”. Nel 2006 c’erano addirittura 4 simboli con falce e martello alle elezioni comunali, uno nel 2011 e due nel 2016.
A cura di Antonio Musella
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E' probabilmente il simbolo più antico e glorioso del panorama politico, la falce e martello, il simbolo della tradizione comunista. Per la prima volta dalla nascita della Repubblica, alle elezioni comunali di Napoli del 3 e 4 ottobre prossimo, gli elettori non troveranno la falce e martello sulla scheda elettorale. Non che manchino le liste della sinistra radicale, come Potere al Popolo che sosterrà Alessandra Clemente e Napoli Solidale che sosterrà Gaetano Manfredi, ma nessuna delle due liste ha come simbolo la falce e martello. Il motivo sta nel fatto che Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, nel cui simbolo è appunto presente la falce e martello, non presenteranno la lista al consiglio comunale e alle municipalità.

La scelta: niente lista si confluisce in quella della Clemente

Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sosterranno la candidatura di Alessandra Clemente a Sindaco di Napoli, ma senza presentare una propria lista. La scelta delle due forze politiche è stata quella di confluire nella lista "Clemente Sindaco" candidando Elena Coccia tra i capolista. La Coccia, consigliera comunale uscente e anche consigliera della Città Metropolitana, concorrerà alle elezioni nella civica dell'ex assessore che punta alla successione di De Magistris. Una scelta "pragmatica" quella dei due partiti, Rifondazione Comunista potrà in questo modo catalizzare il loro elettorato tutto sull'avvocatessa napoletana che punta alla rielezione in consiglio comunale. Stessa sorte anche per Rosaria Galiero, espressione dei Comunisti Italiani e assessore uscente della giunta De Magistris, candidata anche lei nella lista "Clemente Sindaco". C'è da dire che in molti tra i rappresentanti uscenti dei due partiti hanno cambiato schieramento, confluendo in altre coalizioni.

È il caso di Chiara Guida, consigliera comunale candidata nel 2016 nella lista "Napoli in Comune" sostenuta da Rifondazione Comunista, che sarà candidata nel Partito Democratico nella consultazione del 3 e 4 ottobre prossimo. Nella coalizione della Clemente non hanno preso benissimo la scelta di Rifondazione e Comunisti Italiani, dai quali la candidata Sindaco si aspettava un sostegno maggiore, con la formazione di una lista appunto, mentre la scelta "pragmatica" dei due partiti aumenta la competizione tra i candidati della lista "Clemente Sindaco" senza dare un apporto ulteriore alla coalizione sia al Comune che nelle Municipalità.

Regolarmente ai nastri di partenza invece Potere al Popolo, il cui simbolo è una stella bianca su sfondo rosso, che presenterà la lista al Comune e in quasi tutte le municipalità a sostegno della Clemente. Il partito animato dal centro sociale Ex Opg "Je so pazz", diventa così la seconda forza della coalizione ed esprimerà anche alcune candidature a presidente di municipalità per la coalizione della Clemente.

Dall'abbondanza all'assenza: i precedenti della falce e martello

Il Comune di Napoli ha avuto diversi Sindaci espressione del PCI, Valenzi e Geremicca, solo per citarne alcuni, fino al rapporto organico con Antonio Bassolino dal 1993 al 1999, premiato dagli elettori di Rifondazione Comunista che aveva mantenuto la falce e martello nel simbolo. Nella stagione di Rosa Russo Iervolino, dal 2001 al 2011 c'era stata addirittura un'abbondanza di falce e martello.

È il caso delle elezioni amministrative del 2006 quando i napoletani sulla scheda elettorale si ritrovarono ben 4 falce e martello. Quelle di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani a sostegno della candidata del centro sinistra, e poi gli indipendenti di Partito d'Azione Comunista e Lista Comunista. Ancor prima nel 2001, anno della prima vittoria della Iervolino, sulla scheda elettorale c'erano le falce e martello di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Cobas per il comunismo.

Alle elezioni del 2011, la lista di Federazione della Sinistra, con dentro Rifondazione Comunista e con la falce e martello nel simbolo, sostenne Luigi de Magistris che vinse per la prima volta le elezioni. Già nel 2016 le falce e martello sulla scheda elettorale per le elezioni comunali di Napoli iniziarono a scarseggiare. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani confluirono nella lista "Napoli a Sinistra" che non aveva la falce e martello nel simbolo. Ma sulla scheda elettorale i napoletani trovarono il Partito Comunista dei Lavoratori e il Partito Comunista, in corsa come indipendenti dalle principali coalizioni e con la falce e martello nel simbolo. Per le elezioni del 2021 invece, salvo new entry dell'ultimissima ora la falce e martello non sarà presente sulla scheda elettorale. Il termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali scade sabato 4 settembre alle ore 12:00.

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