La Rai toglie Natale in Casa Cupiello e le opere di Eduardo dallo streaming: protestano gli appassionati
«Lucarie', Lucarie',…scetate songh'e' nnove…». Il ciabattare lento di donna Concetta, Luca Cupiello che si ridesta sbadigliando, lamentandosi e sbucando da una montagna di coperta. Il Natale non è Natale senza entrare (anzi, come ebbe a dire un critico "guardare dal buco della serratura") nella casa dei Cupiello, capolavoro di Eduardo De Filippo.
La versione a noi più nota di questa tragicommedia del 1931 è sicuramente la trasposizione televisiva del 1977, prodotta dalla Rai con Istituto Luce, per la regia dello stesso Eduardo, girata proprio la notte di Natale di quell'anno.
Tre atti portentosi, 133 minuti di teatro italiano del Novecento ai massimi livelli. Concetta è Pupella Maggio, Tommasino, è Luca De Filippo. Gino Maringola interpreta zio Pasqualino, Lina Sastri è Ninuccia. Poi Marzio Onorato Vittorio Elisa, Gigi Uzzo è Niculino. E ancora: Marina Confalone, Sergio Solli, Marisa Laurito, Linda Moretti. Chi ha amato e ama Eduardo non può non amare questa versione del "Natale in casa Cupiello".
La Rai negli anni ha tenuto sempre in grande considerazione la memoria del drammaturgo, a partire da ciò che il drammaturgo partenopeo produsse esclusivamente per la televisione di Stato, il cosiddetto "Teleteatro". Per rilevanza, storia e teche, la tv di Stato detiene una parte importante dei documenti audiovisivi; negli ultimi anni tutto il teatro del drammaturgo napoletano è sempre stato disponibile sulla piattaforma web Raiplay.
Raiplay rimuove le commedie di Eduardo dallo streaming
Qualcosa però fa temere che questa disponibilità cambierà a breve: da qualche giorno su Raiplay il "Natale" è dato come disponibile fino al 23 dicembre. Una amara ironia: un pezzo monumentale di teatro italiano che ‘celebra' proprio «quel santo giorno» non sarà più disponibile alla visione l'antivigilia di Natale.
Con esso, un pacchetto di altre commedie, il meglio: "Il sindaco del rione Sanità"; "Non ti pago"; "Filumena Marturano"; "Napoli milionaria"; "Questi fantasmi"; "Ditegli sempre di sì"; "Uomo e galantuomo"; "Gli esami non finiscono mai".
La decisione ha fatto sobbalzare i tanti affezionati che spesso si confrontano su gruppi Facebook ad hoc, uno dei quali "Eduardo De Filippo – L'arte della commedia", è tra i più ricchi di aneddoti, ricostruzioni, documenti, racconti e storie, davvero uno scrigno di sapere per chi vuole approfondire.
Tanto per far capire com'è sentito l'argomento:
Io le ho tutte le sue commedie, in Vhs e in Dvd, ma la scelta della Rai è uno schiaffo alla cultura.
Che togliessero le cavolate che hanno fatto negli ultimi anni e lasciassero nelle teche Rai ciò che di bello è stato fatto nel passato.
Dunque, cosa è accaduto? Che la Rai s'è vista arrivare segnalazioni e addirittura telefonate di protesta per l'annunciata decisione di rimuovere i pezzi forti del catalogo eduardiano dallo streaming.
A questo cahiers de doléances è stato replicato che trattasi di «questioni di diritti».
Ecco la risposta che sta fornendo Raiplay agli utenti:
la presenza dei titoli nel nostro catalogo on demand è soggetta a rotazione.
Inoltre la disponibilità dei contenuti su RaiPlay è legata ai diritti di sfruttamento web detenuti da Rai, che incidono sull'offerta editoriale.
Per i contenuti in diritti, data la ricchezza della produzione Rai non è possibile avere a disposizione tutti i contenuti contemporaneamente ed immediatamente.
Nel tempo la nostra offerta verrà senz'altro ampliata sulla base dei contenuti per i quali la Rai detiene i diritti di sfruttamento web.
La collezione dovrebbe far parte dei cosiddetti «diritti vod», quelli per i titoli disponibili nella categoria "Catalogo". «In questo caso i titoli rimangono disponibili nel catalogo RaiPlay per un ampio arco temporale», si legge nelle documentazioni della tv di Stato in merito alla durata della fruibilità dei prodotti sulla piattaforma. Fanpage.it apprende che le commedie potrebbero non sparire dalla disponibilità di Raiplay o comunque ricomparire a breve termine.
Tuttavia gli affezionati non vogliono sentir ragioni: «Con tutto l'anno a disposizione, perché toglierli proprio ora, a pochi giorni dal Natale?».
Era già successo nel 2004, quando era scaduto il contratto tra la Rai e gli eredi, Isabella Quarantotti e Luca De Filippo, per lo sfruttamento dei diritti tv di 27 commedie. Ora gli eredi sono nella Fondazione che porta il nome del drammaturgo, presidente Tommaso De Filippo, figlio di Luca, scomparso prematuramente nel 2015, presidente onoraria l'attrice Carolina Rosi.
Dove è possibile vedere le commedie di Eduardo
Resta il problema: a Natale che si fa? Su Raiplay restano le commedie interpretate da Sergio Castellitto con la regia di Edoardo De Angelis, mentre Canale 21, una delle emittenti regionali più rilevanti in Campania, per mesi ha trasmesso le vicissitudini di Luca Cupiello e della sua famiglia.
Il 25 dicembre, però, l'emittente campana opterà per quelle con Massimo Ranieri (Filumena Marturano, Questi fantasmi, Napoli milionaria) e il meraviglioso Miseria e Nobiltà di Luigi de Filippo.
Nel frattempo, resta valido il prezioso suggerimento di Maria Procino, studiosa cui chi ama Eduardo deve preziosissime analisi e bei libri sull'argomento:
A parte le decisioni Rai, direi che i Dvd sono importanti non per i diritti, ma soprattutto per i ricchi extra che se guardati letti studiati offrono informazioni curiose a volte inedite e ricchissime sulla commedia e sull'ambiente e sulla vita di Eduardo.
Vennero realizzati sotto la cura di Luca da due studiose del teatro come Antonella Ottai e Paola Quarenghi mi occupai delle ricerche e so la cura nel farle, le notti trascorse negli archivi Rai per offrire un prodotto di alta qualità.
Ecco perché suggerisco sempre i dvd… anzi, mi auguro un giorno che venga ripubblicata la trilogia eduardiana realizzata da Luca e Carolina con la regia di Francesco Rosi, bellissima.