Edicolante al Vomero picchiato a pugni in faccia: “Preso a calci mentre ero a terra svenuto”
Preso a pugni in faccia per futili motivi, poi picchiato ancora mentre è a terra svenuto, dopo aver battuto la testa sul marciapiedi, tempestato di calci allo stomaco e al petto. La vittima è Gerry, 53 anni, edicolante di piazza Leonardo, aggredito da uno sconosciuto mercoledì pomeriggio, 18 maggio, attorno alle ore 13,30, all'esterno della sua edicola nella V Municipalità Vomero-Arenella. Trasportato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli di Napoli, gli è stato diagnosticato un trauma cranico con una prognosi di 6 giorni. "Ho battuto la testa sul marciapiedi – racconta Gerry a Fanpage.it – ho un enorme bombolone sul capo, un labbro rotto e due ematomi in faccia. A Napoli c'è troppa violenza, aggressioni che partono per futili motivi. Qui non si riesce più a vivere. Le istituzioni facciano qualcosa".
"Continuava a picchiarmi anche mentre ero svenuto a terra"
"Mi ha soccorso la gente in strada – spiega a Fanpage.it Gerry – Mi hanno detto che continuava a picchiarmi anche mentre ero a terra svenuto. Ho perso i sensi dopo aver battuto la testa sul marciapiedi, quando sono caduto dopo il pugno in faccia". Momenti angoscianti di violenza. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. "Ero nella mia edicola come tutti i giorni – racconta il 53enne – e stavo parlando con un mio amico di cosa mangiare a pranzo. Poi lui è andato via per fare la spesa. Ad un certo punto sono stato avvicinato da quest'uomo, di circa 30-35 anni, che saliva da via Girolamo Santacroce. Mi ha detto che il mio amico gli avrebbe rivolto delle parole che non gli erano piaciute. Io sono uscito dall'edicola e gli ho detto che non lo conoscevo e che non sapevo di cosa stesse parlando. Ad un certo punto, senza preavviso, mi ha dato un pugno in faccia. Sono caduto a terra e ho sbattuto la testa perdendo i sensi e non ricordo cosa sia successo dopo. Chi era presente mi ha detto che avrebbe continuato a colpirmi a calci anche mentre ero a terra".
"In questa città violenza allucinante"
Gerry è stato poi soccorso dall'ambulanza del 118, che l'ha trasportato al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli. Qui gli sono state fatte una Tac, una ecografia addominale e una radiografia alla parte superiore del corpo. "Mi hanno diagnosticato un trauma cranico – prosegue l'edicolante – Per fortuna sembra che non ci siano altri danni gravi. A Napoli non si può più vivere, c'è troppa violenza. Si sentono storie allucinanti, gente presa a colpi di casco in testa sulla spiaggia, ragazzi accoltellati, per motivi che sono quasi sempre futili, non se ne può più". Gerry, nonostante sia ancora malconcio e dolorante, ha già riaperto la sua edicola a piazza Leonardo: "Io sono un edicolante, se non vado a lavorare non mangio".