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Frana a Casamicciola (Ischia)

“È una cosa enorme, ha travolto auto e case”: le prime telefonate al 112 dopo la frana a Casamicciola

I carabinieri hanno diffuso due delle prime richieste di aiuto sopraggiunge al 112 subito dopo la frana che ieri ha colpito Casamicciola. sull’isola di Ischia.
A cura di Valerio Papadia
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Agitazione, allarme nella voce, come se avessero già inteso le proporzioni enormi della tragedia che li aveva appena colpiti. I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno appena diffuso due delle prime telefonate arrivate al 112 subito dopo la frana che, alle prime luci di ieri, sabato 26 novembre, ha colpito Casamicciola, sull'isola di Ischia: sono purtroppo 5 le vittime accertate, tra cui un neonato e una bambina di 5-6 anni.

La telefonata di una donna: "Chiamate i pompieri, è tutto allagato"

La prima telefonata diffusa dai militari dell'Arma è di una donna, che chiama da corso Garibaldi, vicino piazza Bagni. All'operatore che risponde, la donna riferisce di trovarsi nei pressi del supermercato: "C'è di nuovo la frana" ripete, più di una volta, al carabiniere. "Chiamate i pompieri – dice poi alla fine della telefonata – è di nuovo tutto allagato".

La richiesta di aiuto di un ragazzo: "Siamo bloccati in casa dal fango"

Più lunga e concitata, invece, la seconda telefonata, quella di un ragazzo che telefona al 112 dalla zona del cosiddetto Rarone, precisamente da via Celario. "C'è stata una frana, una cosa grossa" dice il ragazzo all'operatore, confidandogli che avrebbe voluto telefonare ai vigili del fuoco, ma che non ricordava il numero. "La frana c'è stata di fianco casa mia, infatti sono bloccato in casa – prosegue il giovane – ma da quello che vedo ha trascinato via tutto, macchine, anche case".

"Uscite, se vi sentite in pericolo" suggerisce l'operatore al ragazzo, che però ribadisce di essere bloccato in casa dal fango. "L'unica via per uscire è bloccata – ripete – adesso è andata via anche la corrente, evidentemente il fango deve aver travolto il cavo che c'è nel campo qui di fianco alla casa".

Dopo aver fornito alcune indicazioni, più precise, riguardo la sua posizione, il giovane conclude la telefonata al 112 con delle parole che, ascoltate adesso, fanno gelare il sangue nelle vene: "Secondo me ne riceverete tante di telefonate così – dice il ragazzo – non avete idea di quello che è successo".

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