È tornato a casa il carabiniere Giovanni Russo, gravemente ferito in servizio a Napoli
È stato dimesso dall'ospedale, ed è tornato a casa, il vicebrigadiere Giovanni Russo, finito in ospedale in gravissime condizioni a seguito di un incidente mentre era al lavoro nella zona di San Giovanni a Teduccio, Napoli Est; ad aggiornare sulle condizioni di salute del carabiniere è il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dell'Arma di Napoli, nel corso dell'incontro per tracciare il bilancio di fine 2024: "Sta meglio, a lui auguriamo una pronta guarigione. Quanto accaduto a lui è l'emblema dell'impegno dei carabinieri sul territorio. La vicinanza al cittadino è la nostra missione".
Chi è il carabiniere ferito a Napoli
Russo, 53 anni, di Pomigliano d'Arco, era stato il protagonista di una foto diventata iconica: è lui il carabiniere che esce dal palazzo in cui abita la famiglia Sibillo tenendo sotto braccio il busto appena sequestrato del boss Emanuele Sibillo. Lo scatto risale al blitz dell'aprile 2021, quando erano state arrestate 21 persone ritenute vicine al clan satellite dei Contini. Le indagini avevano appurato che quel busto, e l'altare su cui era posizionato, dove erano state collocate anche le ceneri del baby boss ucciso nel 2015, era diventato un simbolo del clan davanti al quale le vittime di estorsione dovevano porgere omaggio, inginocchiandosi in segno di rispetto e sottomissione.
Il ferimento di Russo a Napoli
La mattina del 6 dicembre Russo era impegnato coi colleghi in una operazione a San Giovanni a Teduccio; durante i controlli presso alcuni fabbricati era salito su una tettoia che aveva improvvisamente ceduto. Il carabiniere era precipitato per alcuni metri, riportando gravi lesioni interne e diverse fratture agli arti e al bacino. Era stato trasportato nell'ospedale del Mare di Ponticelli, dove era stato sottoposto ad una ricostruzione con endoprotesi dell’aorta toracica ed era rimasto ricoverato in attesa che le sue condizioni migliorassero per procedere con altri interventi al bacino. Nei giorni successivi il suo stato di salute complessivo è migliorato, rendendo così possibili le dimissioni e il ritorno a casa.