È morto Enzo Moscato, drammaturgo e icona della Napoli del dopo Eduardo
Si è spento dopo una lunga malattia il grande drammaturgo Enzo Moscato. Nato a Napoli il 20 aprile 1948, Enzo Moscato era un esponente della Nuova Drammaturgia napoletana, quella post Eduardo della quale fece parte anche Annibale Ruccello. Le sue opere più importanti: Scannasurice, Ragazze sole con qualche esperienza, Tiempe sciupate, Rasoi. Vincitore dei principali premi teatrali nazionali, tra cui il Premio Ubu e il Biglietto d'Oro Agis per Rasoi, allestimento da lui diretto insieme a Mario Martone con Toni Servillo.
Enzo Moscato ha diretto il Teatro Mercadante dal 2003 al 2006 e insegnato drammaturgia e scrittura teatrale al Suor Orsola Benincasa e all'Università di Fisciano dal 2005 al 2010. Al cinema è stato diretto da Mario Martone per "Morte di un matematico napoletano", "Rasoi" e "Il giovane favoloso". Tra i film più noti anche "I vesuviani" nell'episodio Maruzzella diretto da Antonietta De Lillo. Tornerà a lavorare con la regista nel film "Il resto di niente" nel 2004. Nel 1993 fu diretto da Pappi Corsicato nel film "Libera". Nel 2005 è nel cast di Mater Natura di Massimo Andrei nell'iconico ruolo di Europa, madre adottiva di tutti i femminielli. Il suo ultimo film, "Sul vulcano", è del 2014.
Enzo Moscato è stato anche un grande interprete. Ha inciso quattro dischi: Embargos (1994), Cantà (2001), Hotel de l'Univers (2005) e Toledo Suite (2012). Degne di note le versioni di Palomma ‘e notte di Salvatore Di Giacomo, inclusa anche nel film "Morte di un matematico napoletano"; e Palomma inclusa nel disco Toledo Suite del 2012.