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È morta Pupetta Maresca, la “regina” della camorra negli anni Ottanta

Morta ad 86 anni Assunta “Pupetta”, Maresca, fu la prima camorrista. La sua storia di sangue e vendetta divenne un film.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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È morta ad ottantasei anni Assunta Maresca, conosciuta come Pupetta: aveva 86 anni. La donna si è spenta nella sua abitazione di Castellammare di Stabia, dove era nata e dove era tornata a vivere una volta uscita dal carcere. Nata il 15 gennario del 1935, divenne la sposa del boss Pasquale Simonetti conosciuto come Pascalone ‘e Nola. Era stata reginetta di bellezza, e aveva anche avuto parentesi cinematografiche. Negli Anni Ottanta dichiarò, più o meno apertamente, "guerra" alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.

Di lei si ricorda soprattutto per uno dei delitti di camorra più eclatanti di tutti i tempi: il 15 luglio del 1955, il marito e boss venne ucciso da Orlando Carlo Gaetano, su mandato di Antonio Esposito, detto Totonno ‘e Pomigliano, che era stato anche loro testimone di nozze. Il 4 ottobre Pupetta Maresca, giunta nel frattempo al sesto mese di gravidanza, non si fece scrupoli di uccidere lo stesso Totonno, abbattuto da una raffica di proiettili. Arrestata e condannata a 13 anni e 4 mesi (seppur con l'attenuante della "provocazione"), venne graziata dieci anni dopo.

Pupetta Maresca e il marito Pasquale Simonetti
Pupetta Maresca e il marito Pasquale Simonetti

Già figlia di un noto contrabbandiere (Alberto Maresca), Pupetta si dedicò poi al cinema dopo la grazia ricevuta, fin quando non si sposò con Umberto Ammaturo, detto ‘o Pazzo, uno dei più pericolosi criminali italiani di tutti i tempi. Nonostante i due figli avuti dall'uomo, il primo figlio (nato da Simonetti) non ebbe mai buoni rapporti con Ammaturo. E quando il giovane sparì in circostanze misteriose, tutti gli indizi portavano proprio al patrigno, sebbene prove non ne furono mai trovate. L'uomo fuggì poi in Perù dove si rifece una vita con una nuova compagna.

La sortita contro Nco e Raffaele Cutolo

Intanto però Pupetta Maresca negli anni ottanta si scagliò apertamente contro Raffaele Cutolo e la sua camorra organizzata. Accusata dell'omicidio di Ciro Galli, uomo di fiducia di Cutolo, e non esitò a sfidarlo pubblicamente. «Se per Nuova Famiglia si intende tutta quella gente che si difende dallo strapotere di quest'uomo, allora mi ritengo affiliata a questa organizzazione», disse il 13 febbraio del 1982, in una conferenza stampa alla Villa Comunale, nel bel mezzo della guerra tra la Nuova Famiglia e la Nuova Camorra Organizzata. Nel 1986 venne arrestata proprio per affiliazione alla Nuova Famiglia, e i suoi beni vennero sequestrati. Tornata in libertà, era tornata a vivere a Castellammare di Stabia, nel Napoletano, dove nella giornata di oggi si è spenta all'età di 86 anni.

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Pupetta Maresca nei film e in tv

Alla storia della prima camorrista napoletana sono stati dedicati anche diversi film. Fra tutti, "La sfida" di Francesco Rosi (1958), "Il caso Pupetta Maresca" di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora (1982, trasmesso integralmente solo nel 1994, quando il Tribunale civile di Roma stabilì che la trasmissione non dovesse subire tagli e censure perché il film non era "lesivo della reputazione della protagonista"), ed infine "Pupetta – Il coraggio e la passione", di Luciano Odorisio (2013), fiction di 4 puntate nella quale Pupetta Maresca venne interpretata da Manuela Arcuri.

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