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È morta Mara Malavenda, una vita in fabbrica, nel sindacato e in politica a difesa degli operai

Addio ad una delle figure più carimatiche dello Slai Cobas: la ex impiegata della Fiat di Pomigliano che fondò il sindacato alternativo ai confederali e divenne parlamentare.
A cura di Cir. Pel.
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Mara Malavenda
Mara Malavenda

Il nome di Mara Malavenda sarà indissolubilmente legato alle lotte operaie di Napoli e provincia e alla battaglia sindacale oltre il blocco confederale di Cgil Cisl e Uil. Morta domenica 8 settembre a 79 anni, nella sua casa a Bagnoli, Malavenda fu difatti cofondatrice dello Slai Cobas. Una vita nell'ex Alfa Sud poi stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, Malavenda – lo spiega bene nel suo ricordo Vittorio Granillo, dell'esecutivo nazionale del sindacato di base, che con Malavenda ha contribuito alla costituzione dello Slai Cobas – fu fondamentale per rompere quel che gli autonomi definivano «il monopolio dei sindacati confederali» e lottò strenuamente affinché in fabbrica le donne avessero gli stessi diritti degli uomini.

Eletta in Parlamento nel 1996 come indipendente nelle liste di Rifondazione comunista, all'epoca di Fausto Bertinotti, Malavenda, fu poi espulsa dal gruppo politico per la sua contrarietà al neonato Governo Prodi, a cui decise di negare la fiducia, entrando nel gruppo misto come leader e fondatrice dei Cobas per l'autorganizzazione.  «Ha fatto tante battaglie, e negli ultimi anni grazie alla sua caparbietà abbiamo anche ottenuto sentenze che hanno portato il diritto europeo in fabbrica. Una sindacalista che ha speso la sua vita per le lotte operaie, e che quindi vivrà per sempre nello spirito di chi resta» dice Granillo nel suo ricordo.

La sindacalista fu anche protagonista di un'occupazione dell'ufficio del Presidente del Consiglio e di altre proteste plateali in Parlamento. Per anni ha detenuto il record di emendamenti presentati alla Camera: nel 1998, infatti, i Cobas ne produssero oltre 170mila. Nel 1999 ne presenterà altri 130mila alla Finanziaria, accompagnati da una protesta in Parlamento. Malavenda, terminata la legislatura, tornò a lavorare in fabbrica a Pomigliano fino alla pensione.  Il sindacato Usb la ricorda così: «Abbiamo spesso avuto in passato confronti aperti, a volte anche aspri con Mara e i suoi compagni dello Slai ma sempre improntati al rispetto che si deve ad una militante di classe che ha dedicato e legato la sua vita alla classe operaia». I funerali di Mara Malavenda oggi lunedì 9 settembre, nella chiesa Maria Santissima Desolata in via Maiuri a Bagnoli, quartiere della periferia occidentale di Napoli.

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