È il giorno de Le Vesuviane, all’Arena Flegrea un concerto gratuito tutto al femminile
Siamo un Paese che non sempre accoglie al meglio cantanti donne e cantautrici, lo dicono le classifiche che ogni anno mostrano top 10, 20, 50 e 100 dominate principalmente dagli uomini. Ci si interroga spesso anche sulle presenze di artiste ai festival, per esempio, o anche ai panel di discussioni sul futuro, che spesso, essendo prevalentemente dominati dalla presenza maschile, sono chiamati "manel", per questo motivo è interessante quello che succederà stasera 28 luglio, a partire dalle 21.00, quando sul palco dell’Arena Flegrea andrà in scena il progetto "Le Vesuviane – l’altra metà di cantanapoli", uno spettacolo ideato e curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre e nell’arrangiamento da Elisabetta Serio, che sarà in palcoscenico ad accompagnare le cantanti al pianoforte e a dirigere un’orchestra, sempre tutta al femminile.
Sul palco di Fuorigrotta saliranno nomi noti del panorama musicale italiano e giovani speranze, artiste che hanno inciso il proprio nome nella Storia della musica partenopea e italiana e artiste che sperano di poterlo fare nel futuro prossimo. Protagoniste di questa serata, quindi saranno M’Barka Ben Taleb, Rosa Chiodo, Dadà, Teresa De Sio, Ebbanesis, Flo, Letizia Gambi, Kalika, Filly Lupo, Fede’n’Marlen, Simona Molinari, Pietra Montecorvino, Ste, Valentina Stella, Tosca, Sara Tramma che saranno presentate da Noemi Gherrero. Con loro ci sarà anche un’orchestra che vedrà, oltre a Serio (pianoforte), anche Aurora Arenare (trombone), Caterina Bianco (violino e tastiere), Danielle Di Majo (sax alto), Carmen Falato (sax soprano), Giovanna Famulari (violoncello), Laura Klain (batteria), Federica Michisanti (contrabasso e basso elettrico), Giulia Salsone (chitarra), Katia Schiavone (chitarra), Sandra Ugolini (sax tenore). L'ingresso è gratuito e i biglietti sono disponibili sulla piattaforma Eventbrite.
"L’arrangiamento delle Vesuviane nasce da una visione: ho sognato Parthenope che dialogava con il Vesuvio – dice Elisabetta Serio – Partendo da questo sogno ho cercato di fare un lavoro trasversale da un punto di vista sonoro. Molte delle musiciste che ho chiamato sono jazziste ma sono abituate ad avere un suono trasversale. Questa è un’operazione che un po’ ci eravamo inventati con Federico qualche anno fa, e parte da un’idea visionaria. Per me sarà un grandissimo onore dirigere queste musiciste e questo progetto. Sul palco ci sarà un’orchestra di 11 elementi: quattro fiati, due archi, batteria, contrabbasso, due chitarre e il mio pianoforte. Avremo un suono potente e trasversale di per sé: acustico, popolare, world ma anche, all’occorrenza, elettrico e, all’occorrenza, jazz".
Federico Vacalebre, invece, descrive così il progetto che ha ideato: "Forse ce n'era bisogno. O forse dovevamo farlo per la prima volta a Napoli: cedere il palco, il microfono, lo spazio. Nel mondo maschilista di cantaNapoli la carica delle ventotto è uno sparo nella notte, un canto per i diritti, dei diritti, dell’eguaglianza reale, che non insegue separatismi, ma, almeno per una notte, mette al centro di tutto un canto di sorellanza. Come se non bastasse, nella notte delle Vesuviane si alzeranno omaggi a Edith Piaf e alla stessa Teresa De Sio, a Giulietta Sacco e a Amy Winehouse, Ria Rosa e Etta James, Raffaella Carrà e Grace Jones, Gabriella Ferri e Cindy Lauper, Mia Martini e Tina Turner. Come cantava qualcuna: Sisters are doin' it for themselves"