Duplice omicidio di Ercolano, la criminologa Bruzzone: “Un’esecuzione, altro che legittima difesa”
"Un omicidio volontario, qui non c'entra niente la legittima difesa". La criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta nel programma "Ore 14" condotto da Milo Infante su Rai Due, non ha usato mezzi termini per definire i fatti di Ercolano, parlando di "una esecuzione, di quelle che si vedono solo nella criminalità". La vicenda di Ercolano ha fatto rapidamente il giro d'Italia: due giovani, Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, sono stati uccisi questa notte da un uomo di 53 anni, Vincenzo Palumbo, che li aveva scambiati per due ladri. I giovani erano in auto su via Marsiglia, nel quartiere San Vito di Ercolano.
Questa è un'esecuzione, di quelle quasi di stampo criminale. Esci di casa e vai sotto a sparargli? Neanche a chiedere cosa stessero facendo? Ma è una condotta che non sta né in cielo né in terra, non ha nessuna giustificazione. Questo è omicidio volontario, punto e basta, mi pare davvero difficile ipotizzare una legittima difesa, visto che non abbiamo neanche vagamente ipotesi che volessero commettere cattive azioni. Ripeto, è omicidio volontario punto e basta.
La Bruzzone, che spiega anche come nell'ultimo periodo ci sia "oggettivamente un clima ampio di paura", ha poi spiegato che un avvenimento del genere è fuori da ogni logica
Non possiamo permetterci di andare in giro a sparare alla gente perché siamo convinti che chissà cosa stanno facendo. Poteva esserci qualunque di noi, è come se un vicino ci vedesse arrivare con una macchina diversa e ci scaricasse contro una raffica di colpi.
"Venite, ho sparato a due ladri"
Intanto, si lavora alla ricostruzione della vicenda in ogni suo dettaglio. L'uomo che ha sparato contro i due ragazzi ha chiamato le forze dell'ordine dopo l'una e mezza di notte, spiegando di aver sparato a due ladri. Sei i colpi esplosi, pare da una posizione frontale: due hanno raggiunto i ragazzi, uccidendoli praticamente sul corpo. L'automobile, che era ancora accesa, è poi scivolata in retromarcia, finendo contro un muretto di un ristorante.
La vicina: "Pensavo fossero fuochi d'artificio"
Una vicina di casa ha raccontato di aver sentito i colpi di pistola con cui sono stati uccisi Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, ma di averli inizialmente scambiati per fuochi d'artificio del ristorante vicino. "Sono uscita in strada, c'erano le automobili, i carabinieri. Non ci facevano avvicinare. Qui non è mai successo niente del genere, è una zona tranquilla, abbiamo sempre i cancelli aperti", ha spiegato la donna.