Duplice omicidio a Ponticelli, fermato Antonio Pipolo, il 37enne che si è costituito
Decreto di fermo per il 37enne che ieri si è costituito per il duplice omicidio a Ponticelli, nel quale sono morti Carlo Esposito, 29 anni, e l'operaio Antimo Imperatore di 55 anni. Il presunto killer, Antonio Pipolo, 37 anni, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Micco-De Martino, si era costituito nella mattinata di ieri ai carabinieri ed è stato poi sottoposto ad un lungo interrogatorio in Procura. Al termine delle indagini, condotte dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli e della compagnia di Poggioreale, l'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
La pista della faida interna al clan
Secondo gli investigatori, Pipolo sarebbe legato, quindi, allo stesso clan di cui si ritiene facesse parte anche una delle vittime, Carlo Esposito. Il presunto killer si è presentato ieri pomeriggio in Procura attribuendosi la responsabilità del duplice omicidio, avvenuto nella mattinata di ieri in via Eugenio Montale al Rione Fiat di Ponticelli ed è stato a lungo ascoltato dagli investigatori, fino all'emissione del decreto di fermo, arrivata in tarda serata. Tra le ipotesi al vaglio al momento, quella che possa essersi trattato di una faida interna al clan.
L'operaio stava montando una zanzariera
L'agguato è avvenuto in un "basso" di Ponticelli che era nella disponibilità di Esposito. L'uomo stava ristrutturando l'abitazione, secondo le prime ricostruzioni, avvalendosi del lavoro dell'operaio Antonio Imperatore, che al momento del raid, sembra stesse montando una zanzariera. Imperatore è stato ucciso sul limitare dell'appartamento. Mentre il corpo di Esposito è stato ritrovato all'interno.