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Due tartarughe giganti ferite in Costiera Sorrentina, se ne salva solo una: ribattezzata “Campanella”

I due grossi animali feriti sono stati recuperati dall’Amp Punta Campanella. Una tartaruga era già morta, colpita da un’imbarcazione. L’altra, con la pinna spezzata, si è salvata.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Trovate due tartarughe giganti ferite in costiera sorrentina. Una, purtroppo, era già morta, colpita forse da una imbarcazione. L'altra, per fortuna, si è salvata. Aveva una pinna spezzata. Il doppio intervento dell'Amp Punta Campanella è avvenuto sabato e domenica scorsi a Sorrento. Una Caretta Caretta, purtroppo, era già morta, molto probabilmente a causa di un impatto con un'imbarcazione. L'altra con una pinna strozzata da una cima è stata trasferita al Turtle Point di Portici.

La tartaruga salvata ribattezzata Campanella

Una delle due tartarughe è stata recuperata sabato, grazie alla segnalazione del Punta Campanella Diving che l'ha notata nel mare tra Marina Piccola e Marina Grande a Sorrento. La Caretta caretta, apparentemente in buone condizioni, in realtà aveva una pinna strozzata da una cima. Il Diving ha contattato l'Amp Punta Campanella che, grazie alla collaborazione  di pescatori sorrentini, della Capitaneria di Porto e di Domenico Sgambati, ha recuperato l'animale ferito e lo ha trasferito al Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn. È una femmina adulta molto grande, circa 40kg di peso e 70cm di carapace. È stata chiamata "Campanella". Si spera che possa recuperare la piena funzionalità della pinna.

L'altra tartaruga non ce l'ha fatta

La seconda tartaruga invece è stata avvistata a Marina Piccola, già morta. Contattata anche in questo caso l'Amp che ha potuto constatare il decesso, dovuto molto probabilmente al forte impatto con un'imbarcazione, viste le ferite sul carapace. Non è il primo caso, negli ultimi anni, di tartaruga ferita o uccisa dall'impatto con imbarcazioni che procedono a velocità eccessiva, un problema più volte segnalato e denunciato dall'Area Marina Protetta.  Per la sfortunata Caretta caretta è stato richiesto l'intervento dell'ASL che ha trasferito l' animale presso l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. La collaborazione tra cittadini, diportisti, associazioni, pescatori, enti e Capitaneria di Porto è fondamentale per la tutela di una specie molto importante per i nostri mari.

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