Due presunti rapinatori uccisi, fermato l’uomo che li ha investiti con la Smart
Era indagato per omicidio volontario ed era a piede libero, da ieri è stato sottoposto a fermo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, Giuseppe Greco, 26 anni, in esecuzione a un ordine emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord. Il giovane è gravemente indiziato del delitto di duplice omicidio dei due presunti rapinatori Ciro Chirollo, 30 anni, e Domenico Romano, 40 anni, che gli avrebbero rapinarono il Rolex venerdì scorso a Marano di Napoli.
Le indagini avrebbero consentito di ricostruire, attraverso testimonianze, sopralluoghi e numerosi filmati di videosorveglianza privati, l'esatta dinamica dei fatti. Da quanto finora emerso le due vittime, presumibilmente dopo eaver rapinato l'orologio al 25enne al volante di una Smart, si erano allontanate a bordo di un T-Max, inseguite dal rapinato che ha travolto il grosso e pesante scooter facendoli cadere a terra e provocandone la morte immediata. Sul posto vennero ritrovati il Rolex e una pistola Beretta, presumibilmente in possesso dei due rapinatori.
Alcune ore fa nell'ospedale San Giuliano di Giugliano sono state effettuate le autopsie sui corpi dei due presunti rapinatori morti, le salme sono state dissequestrate e c'è stato il funerale, ovviamente riservato a pochi parenti a causa delle restrizioni Covid-19.
Le forze dell'ordine hanno provveduto a far rimuovere anche gli striscioni per uno dei due, Chirollo, nel Rione 219 di Sant'Antimo, la zona a Nord di Napoli da cui provenivano entrambe le vittime. "Resterai per sempre nei nostri cuori, Ciro vive" si leggeva su uno di questi striscioni, il più plateale, affisso all'esterno di campetto da calcio del quartiere. Molti anche gli "omaggi" a mezzo social network, da Facebook a Instagram, su cui, ovviamente, le forze dell'ordine possono poco o nulla.