Droga dalla Calabria a Campania, 4 arresti: c’è anche l’assassino di Simonetta Lamberti
Quattro persone arrestate dalla Guardia di Finanza per traffico di droga dalla Calabria alla Campania: tra queste, però, spicca il nome di Antonio Pignataro, l'uomo che nel 2013 si autoaccusò dell'assassinio di Simonetta Lamberti, la piccola uccisa in un agguato il 29 maggio del 1982 nel quale il commando voleva uccidere l'allora magistrato Alfonso Lamberti, per il suo ruolo di procuratore di Sala Consilina e in quegli anni in prima linea nella lotta alla camorra. Pignataro, oggi 67 anni, aveva ricevuto una condanna a 30 anni di reclusione per quell'omicidio di cui si era autoaccusato, ed è l'ultimo di quel commando di fuoco ancora in vita.
Le indagini che hanno portato quest'oggi al nuovo arresto di Pignataro, nonché di altre tre persone, riguarda invece un traffico di droga dalla Calabria alla Campania: in particolare, le accuse nei loro confronti sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e spaccio di stupefacenti. Il gruppo utilizzava, in particolare, telefonini criptati per cercare di sfuggire alle intercettazioni telefoniche e poter comunicare in maniera "sicura". L'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, segue quella già eseguita il 7 luglio del 2023 nell'ambito della stessa indagine, che ha portato gli inquirenti a ricostruire la struttura della banda, ma anche fornitori, acquirenti, corrieri, custodi, distributori e canali di approvvigionamento. La droga dalla Calabria, infatti, arrivava poi nelle province di Napoli e Salerno.