Oggi Draghi firma il Patto per Napoli: in città cortei di disoccupati, No Green Pass e No Ruspe
Corteo di disoccupati organizzati e striscioni sul Maschio Angioino oggi a Napoli, per la visita del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in città per firmare il Patto per Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi. "No armi, sì lavoro", uno degli slogan che si legge sugli striscioni, chiaro riferimento alla Guerra in Ucraina. In piazza diversi gruppi di disoccupati di diverse sigle, tra cui il Movimento Disoccupati 7 Novembre, ma anche No Green Pass e comitati No Ruspe, contro gli abbattimenti delle case abusive. I disoccupati hanno annunciato l'intenzione di consegnare un documento per la vertenza a Draghi. Lo striscione è stato posto davanti alla rampa del Maschio Angioino, dove in mattinata è arrivato il premier Draghi per la firma del Patto per la città. È stato affisso dalle prime ore di questa mattina dai disoccupati del movimento di lotta ‘Disoccupati 7 novembre'. Attorno alle ore 11, il corteo, con circa 200 manifestanti, ha bloccato il traffico in piazza Municipio.
In piazza No Green Pass, No Ruspe e comitati contro la Guerra
Nel corteo sono spuntati anche un pupazzo con la maschera di Draghi e la divisa carceraria da detenuto e cartelli con lo slogan "No alla guerra" e "No alle armi", come riferimento all'invio di armi dall'Italia in Ucraina. In piazza a manifestare anche gli animatori del coordinamento contro il Green Pass e gli studenti No Pass. In piazza Municipio a manifestare anche i disoccupati e gli attivisti contro gli abbattimenti che alzano cartelli con la scritta "Fermate le ruspe". In piazza anche gli esponenti di Potere al Popolo e le tute blu Whirlpool, e sindacati di base autonomi.
Blocco stradale in piazza Municipio
Attorno alle ore 11, i manifestanti hanno occupato la sede stradale in Piazza Municipio, fermando il traffico in entrambe le corsie. Un'ampia parte dei manifestanti ha lasciato il marciapiede della piazza, invadendo con gli striscioni di protesta la strada. Il corteo, di oltre 200 persone, è controllato dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Al Maschio Angioino la firma del Patto per Napoli
Il presidente del Consiglio firmerà il Patto per Napoli che salvare la città dal dissesto e aiutare a ripianare il disavanzo da 5 miliardi di euro. Il Governo ha garantito un contributo di 1,3 miliardi di euro in 20 anni, dei quali i primi 500 milioni nei primi 5. All'erogazione delle risorse saranno accompagnate altre misure, prese a livello locale, come l'aumento dell'addizionale comunale Irpef fino a +0,2 per cento e la tassa di imbarco di 2 euro all'Aeroporto di Capodichino, che scatteranno a partire a partire dall'anno prossimo. Oltre ad un aumento delle riscossioni e della lotta all'evasione. La riscossione dei tributi locali sarà affidata probabilmente a società private. Alla cerimonia, oltre al premier e al sindaco, interverranno tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, e il presidente del Consiglio Comunale Enza Amato.
Draghi: "Napoli punto riferimento in Europa e nel mondo"
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è stato accolto da un fragoroso applauso al suo ingresso nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, dove era presente oltre al sindaco Manfredi, anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. "La storia ha portato Napoli a essere nei secoli un punto di riferimento, non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo", ha detto il Premier, nel suo intervento. "I Comuni sono al centro della prospettiva di sviluppo che abbiamo per l'Italia – ha proseguito – il Governo vuole metterli in condizione di poter programmare con maggiore serenità la crescita delle loro comunità. Il Patto per Napoli coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno".
Manfredi: "Momento importante per la città
"C'è grande sintonia con la presidenza del Consiglio e il Ministero dell'Economia – ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – è un momento importante per la città perché scongiura il dissesto e ci dà l'opportunità di un rilancio concreto che insieme alle risorse del Pnrr ci consentiranno di dare una nuova prospettiva alla città e un miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini".
Garofali: "Patto basato sulla fiducia"
Mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, ha sottolineato come "il Patto è basato sulla fiducia. Chiede un cambio di passo che Napoli si è prontamente impegnata a fare. Il Patto è concepito per responsabilizzare più degli altri strumenti il Comune nel perseguire obiettivi di risanamento ma anche una corretta e tempestiva realizzazione degli investimenti necessari per la crescita e per affrontare i nodi irrisolti", con una "logica e impostazione innovative e sperimentali".
Al Rione Sanità pizza da Concettina ai Tre Santi
Dopo la firma del Patto per Napoli, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, è andato in visita al Rione Sanità. Il premier si è recato attorno a mezzogiorno alla Basilica del Rione Sanità, accompagnato anche dal sindaco Manfredi. Qui c'è stato un incontro con i profughi ucraini accolti in queste settimane dai volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro. Presenti il Vescovo ausiliare di Napoli, il Console Ucraino Kavalenko Maksym e padre Antonio Loffredo. Quindi, la visita alle catacombe di ‘San Gaudioso' gestite dalla Cooperativa sociale La Paranza. Il Premier si è anche concesso una pizza nella pizzeria "Concettina ai Tre Santi" del rione Sanità, gestita da Ciro Oliva, prima di ripartire per Roma. Il premier ha pranzato insieme al sindaco Gaetano Manfredi.
Ad accogliere Draghi al Rione Sanità, però, anche alcuni contestatori, in strada con uno striscione con la scritta: "Zero soldi agli arsenali, più risorse agli ospedali. Draghi vattene". Lo striscione è stato esposto dal comitato contro la chiusura dell'ospedale San Gennaro di fronte alla basilica di Santa Maria della Sanità, dove era presente il premier Mario Draghi. Un piccolo gruppo di residenti del Rione Sanità ha urlato cori contro il presidente del Consiglio e contro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
(aggiornato alle ore 13,00)