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Covid 19

Nuovo Dpcm: la Campania oggi non è area 3 Covid. Ma lo scenario potrebbe essere più grave

La Campania non sarebbe inclusa nello scenario severo dei contagi Covid che porterà ad una chiusura nel nuovo Dpcm di Conte. Tuttavia già venerdì scorso l’Istituto superiore di Sanità aveva registrato la mancanza di dati aggiornati che da qui affluiscono troppo lentamente a Roma. Dunque il quadro tracciato la scorsa settimana, alla luce di nuovi elementi su focolai e infetti, potrebbe essere più grave.
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Venerdì scorso l'aggiornamento epidemiologico dell'Iss, l'Istituto superiore di Sanità, forniva uno scenario dettagliato, regione per regione (ben più rilevante del quotidiano bollettino dei contagi), dell'indice di trasmissibilità del Coronavirurs (il famoso "Rt") e giudicava la Campania a «rischio moderato». Oggi, 2 novembre, in previsione del nuovo Dpcm con i lockdown territoriali dunque formalmente la Campania non farà parte delle aree da chiudere. Ma siamo sicuri che sia proprio così?

Sabato 31 ottobre c'è stata un'altra riunione delle autorità sanitarie nazionali. Come già raccontato da Fanpage.it, le 40 pagine del dossier Iss aperte sul foglio regionale non rassicurano, anzi:  «Campania – Moderata con probabilità alta di progressione Regione in cui il ritardo di notifica rende non pienamente affidabile il trend di casi nel flusso ISS e così Rt».

Che significa ? Che i dati del contagio in Campania sono «verosimilmente sottostimati causa incompletezza dati». Dunque la nostra regione potrebbe essere in uno scenario più complesso e grave, verso l'Area 3 al pari delle regioni per cui si discutono i lockdown. Il meccanismo del  nuovo dpcm Conte è fluido: le regioni in base ai loro dati a seconda della gravità dei contagi potranno essere incluse in tre diverse aree con norme restrittive in maniera crescente.

L'Unità di crisi della Regione Campania,  a quanto apprende Fanpage.it, è in fase di attesa, sia della conclusione delle comunicazioni del premier Giuseppe Conte a Camera e Senato, sia delle ulteriori riunioni ministri-Regioni previste nella giornata di oggi per fissare i princìpi sui quali reggerà il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Oggi non sono previste riunioni anche se la Ucr è per definizione sempre in allerta. I dati aggiornati sui contagi in Campania sono stati comunicati alle istituzioni sanitarie nazionali.

La Campania dunque, non sfuggirebbe a maggiori provvedimenti restrittivi visto il numero di focolai e la progressione dei contagi giorno per giorno anche se al momento non sarebbe in Scenario 4 (quello più severo, di  trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo). La situazione è in fieri  e gli aggiornamenti si susseguono di ora in ora. A testimonianza della grande attenzione e della grande apprensione della popolazione, l'affollamento (seppur non a livelli d'allarme) dei supermercati nel fine settimana e la carenza in molte farmacie di alcuni prodotti, antibiotici ad ampio raggio e cortisone, usati nel trattamento dei primi sintomi del Covid. C'è poi un aspetto politico : il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è contrario a soluzioni territoriali, come ha già affermato ieri, durante la riunione coi ministri. Anche se mai come sta volta la decisione non spetterà a lui.

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