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Dopo l’omicidio di Giuseppe Turco rischio guerra di bande tra Casal di Principe e Villa Literno

In moto da Villa Literno per un “raid” a Casal di Principe. Cresce la rabbia per la morte del 17enne Giuseppe Turco, ammazzato ieri da un ventenne marocchino dopo una discussione.
A cura di Redazione Napoli
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Giuseppe Turco, il giovane ucciso
Giuseppe Turco, il giovane ucciso

Casal di Principe e Villa Literno sono a dieci minuti di distanza: spesso i vicaioli passano le sere d'estate davanti ad uno dei bar casalesi o magari lì si danno appuntamento per iniziare o finire la serata. Da ieri è cambiato tutto. Motivo? L'omicidio di Giuseppe Turco, 17 anni, ucciso a coltellate da un ventenne di origine marocchina.

Il movente è quella che impropriamente viene definita «una ragazza contesa» ma rivela una concezione del rapporto sentimentale inaccettabile nel 2023. Il risultato è che il terribile fatto di sangue ha fatto alzare la tensione tra i giovani dei due paesi confinanti.

Ieri sera un gruppo di persone, partiti da Villa Literno in scooter, è giunto davanti al luogo del delitto, un bar in piazza Villa a Casale  e ha imbrattato le mura con la scritta "GT 17 2005" (iniziali della vittima, l'età e l'anno di nascita) e il simbolo infinito. Inevitabile il faccia a faccia e l'alterco coi giovani del posto, che hanno cercato di fermare il raid e si sono poi allontanati dopo aver ricevuto insulti.

Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, affida la sua riflessione ai social ed esprime parole di preoccupazione: secondo lui il gruppetto di ragazzi di Villa Literno si sarebbe voluto vendicare.

Ieri sera un gruppo organizzato di persone hanno effettuato un vero raid in piazza Villa, con aggressioni e imbrattando mura. Mi dicono che siano di Villa Literno ( ovviamente da verificare), e che la loro motivazione sarebbe stata una sorte di vendetta per la morte del giovane ucciso il giorno precedente; ma ritengo che sia solo un modo per giustificare azioni dettate dal proprio istinto bestiale, o , peggio ancora, per affermare un dominio.

Si vuole ritornare ad una sorte di guerra fra bande? È qualcosa di un passato che non vogliamo più vivere.  La stragrande maggioranza di Casalesi e Villaliternesi dicono no, no e no, non vi consentiremo di riportare paura e insicurezza nelle nostre strade.
E non è consentito neanche strumentalizzare un evento tragico come la morte di un ragazzo, a giustifica delle proprie azioni incivili.

Ieri subito dopo aver avuto la notizia dell’omicidio ho chiamato il sindaco di Villa Literno per esprimere la mia vicinanza alla comunità di Villa Literno e alla famiglia del giovane. Se i tempi me lo consentiranno sarò anche al suo funerale. Ma lasciamo alla Giustizia il compito di punire i colpevoli.

Intanto dico a tutti i cittadini di essere vigili, segnalare ogni comportamento scorretto o pericoloso; non abbiate remore a denunciare fatti criminosi.

Del caso si stanno occupando i poliziotti del Commissariato di Casal di Principe, che stanno visionando telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili dell'atto e denunciarli. Martedì 4 luglio la prefettura di Caserta ha convocato il comitato Ordine pubblico e sicurezza. 

L'assassino, Anass Saaoud, ha confessato ieri e ha raccontato della ragazza minorenne cui era legato e che pare avesse precedentemente frequentato Giuseppe, anche se la dinamica sentimentale in tal senso va chiarita. Ora le fasi di rito: dopo l'interrogatorio, udienza di convalida prevista lunedì 3 luglio, poi decisione del Gip e poi, dopo l'autopsia i funerali del giovane ucciso.

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