Dopo l’incendio la collina dei Camaldoli è una distesa di cenere: il video su TikTok

Ieri un violento incendio ha devastato la collina, sul versante che affaccia su Soccavo e Fuorigrotta; i Vigili del Fuoco al lavoro anche stamattina.
A cura di Nico Falco
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La collina dei Camaldoli dopo l'incendio
La collina dei Camaldoli dopo l'incendio

Una enorme distesa di cenere e alberi bruciati, con qualche arbusto ancora verde che spunta qui o là al posto di ettari di macchia mediterranea: è quello che resta del lato della collina dei Camaldoli che ieri, 19 giugno, è stato devastato da un enorme incendio che ha bruciato per tutta la giornata e che ancora non è completamente spento. Le immagini, pubblicate su TikTok da Giuliana De Lorenzo, consigliera della Terza Municipalità di Napoli (Stella – San Carlo all'Arena) sono eloquenti, così come non lascia spazio a dubbi la scritta in sovrimpressione: "Quello che resta…".

I primi focolai sono spuntati nel pomeriggio, sul versante che affaccia sui quartieri di Fuorigrotta e Soccavo. Poi, il vento ha fatto il resto: in poche ore le fiamme si sono estese a gran parte della fiancata della collina e la brezza ha portato odore acre e cenere su tutta la città. Si è anche temuto, situazione che poi non si è verificata, che arrivassero a lambire le abitazioni. Per tutto il pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco sono stati al lavoro per spegnere il rogo, anche col supporto di elicotteri; le operazioni si sono fermate per la notte, quando il grosso dell'incendio era stato già domato, per poi riprendere questa mattina con gli ultimi focolai rimasti.

Sulle cause del rogo sono in corso accertamenti; i pompieri sono al lavoro anche per individuare gli inneschi e capire se le fiamme sono state appiccate in modo accidentale o volontariamente. Nelle scorse ore il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha voluto rassicurare la cittadinanza confermando che le operazioni di spegnimento sono in via di ultimazione e che per prima cosa si è pensato di mettere al sicuro le persone, evitando che le fiamme si spingessero verso le case. Sulla vicenda la Procura di Napoli potrebbe aprire un'inchiesta.

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