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Dopo la morte del tifoso allo Stadio Maradona non sarà più possibile scavalcare: ripristinate le grate

Il Comune ripristinerà le grate che sono state tagliate oggi per recuperare il corpo. Ulteriori controlli sulle zone dove c’è il rischio che si possa scavalcare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Dopo la morte del tifoso Tony Scotto Di Luzio, 42 anni, precipitato nel parcheggio dismesso dello Stadio Maradona, al quale si accede dal sottopasso Claudio, mentre si trovava nell'impianto per la partita Napoli-Milan giocata ieri, domenica 29 ottobre 2023, il Comune chiuderà le grate. La recinzione sarà ripristinata nella parte dove ci sono le grate rimosse dai vigili del fuoco per recuperare il corpo. Le grate erano state tagliate dai pompieri per recuperare il corpo dell’uomo trovato senza vita nell’area di parcheggio dismessa che si trova al di sotto del settore Ospiti dello stadio Maradona, in corrispondenza della Curva A.

Ulteriori controlli sulle zone a rischio scavalco

L’area Patrimonio del Comune, oggi pomeriggio, si è attivata per ricollocare le protezioni che erano state rimosse. L’Amministrazione comunale si è anche attivata per approfondire la dinamica del tragico incidente avvenuto – secondo una prima ricostruzione – nel tentativo da parte dell’uomo di arrampicarsi per accedere all’impianto in occasione della partita Napoli-Milan senza passare per la zona di controllo dei biglietti. Al momento non è ancora chiaro come il 42enne, originario di Bacoli e padre di due figli, sia caduto nel parcheggio dello Stadio, mai aperto dagli anni '90, dopo un volo di 20 metri.

Tony Scotto Di Luzio
Tony Scotto Di Luzio

Secondo le prime ricostruzioni, Tony Scotto sarebbe morto in seguito di una caduta da circa 20 metri, forse nel tentativo di scavalcare per entrare allo stadio senza biglietto durante la partita di serie A Napoli-Milan disputatasi ieri sera. Questa, al momento, l'ipotesi più accreditata e confermata da un amico presente assieme a lui nel sottopasso Claudio e sentito dalla Polizia di Stato.

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