Domani i funerali di Nicola Liguori, bruciato vivo a Frattamaggiore e morto 11 mesi dopo
È stata effettuata ieri l'autopsia sulla salma di Nicola Liguori, il 36enne di Frattamaggiore (Napoli) morto la sera del 7 maggio scorso dopo 11 mesi di ricovero per ustioni: era rimasto gravemente ferito la sera del 30 giugno 2022, gli avevano dato fuoco mentre era in videochiamata con la fidanzata. I funerali si terranno domani, 13 maggio, alle ore 11 nella parrocchia del Carmine di Frattamaggiore, nota come chiesa di San Ciro.
Ieri mattina in via Tiziano, nel luogo dell'aggressione, sono stati affissi degli striscioni con la scritta "Giustizia per Nicola". L'esame autoptico, disposto dalla Procura di Napoli Nord, sarà fondamentale per valutare la posizione di Pasquale Pezzella (difeso dagli avvocati Fernando Pellino e Marcella Monaco), che per quella vicenda è attualmente detenuto in attesa del processo: se il decesso si rivelasse direttamente collegabile con l'aggressione, e non riconducibile a circostanze diverse, l'accusa passerebbe da tentato omicidio a omicidio.
Spiega a Fanpage.it l'avvocato Pellino:
All'autopsia hanno preso parte quattro consulenti, tre della Procura e uno della difesa, che depositeranno gli atti entro 45 giorni. È finalizzata a rilevare se le cause della morte di Liguori, avvenuta a oltre 10 mesi dal fatto, sono diretta conseguenza delle lesioni patite durante il tentato omicidio oppure se il decesso può essere addebitato a cause diverse come omissioni, imprudenza o imperizia durante la degenza sanitaria nelle varie strutture in cui il 36enne è stato ricoverato in questi mesi. A fine maggio ci sarà l'udienza per il processo in corso, all'esito della consulenza il pm deciderà se chiedere la trasmissione alla Corte di Assise perché si proceda per omicidio oppure se iscrivere nel registro degli indagati personale sanitario.