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Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

Domani avrebbe compiuto 19 anni Francesco Pio Maimone, ucciso da innocente agli chalet di Mergellina

Una messa sarà celebrata il 14 settembre a Pianura per ricordare nel giorno del suo compleanno Francesco Pio Maimone, ucciso a Mergellina a marzo.
A cura di Nico Falco
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Domani avrebbe compiuto 19 anni Francesco Pio Maimone, ucciso agli chalet di Mergellina da una pallottola esplosa durante un litigio tra due gruppi nel marzo scorso. A Pianura, quartiere in cui viveva il ragazzo, ci sarà una messa nella chiesa di San Lorenzo per ricordarlo. Il giovane, che era lì con amici e completamente estraneo alla vicenda, era stato raggiunto dal proiettile al petto. A sparare, hanno ricostruito gli investigatori, sarebbe stato un coetaneo, Francesco Pio Valda, attualmente in carcere in attesa dell'udienza preliminare.

A Pianura la messa per il compleanno di Francesco Pio

La famiglia di Francesco Pio ha deciso di commemorare il ragazzo nel giorno del suo compleanno, il 14 settembre. L'annuncio dal padre del giovane pizzaiolo, Antonio Maimone: "Per tutte le persone che amavano mio figlio Francesco Pio, che lo portano nel cuore, si celebra una messa alla chiesa di San Lorenzo. Per chi ci vuole onorare, noi genitori aspettiamo in tanti un grazie da tutta la famiglia di Francesco Pio".

Gli spari a Mergellina per una scarpa pestata

Francesco Pio Valda, 19 anni, è stato identificato nel corso delle indagini della Squadra Mobile di Napoli e della Procura. Secondo le ricostruzioni la lite, nella notte tra il 19 e il 20 marzo, avrebbe coinvolto due gruppi, uno proveniente dal Rione Traiano e l'altro da San Giovanni – Barra; Valda, appartenente a quest'ultimo, avrebbe aperto il fuoco durante una discussione nata per un pestone involontario alla scarpa che avrebbe subìto.

L'arma non è stata mai ritrovata, l'aggravante mafiosa contestata al ragazzo ha retto sia nell'udienza di convalida sia davanti ai giudici del Riesame. Dalle indagini era inoltre emersa una sorta di "spartizione" dell'area degli chalet di Mergellina, con risse e sparatorie che sarebbero conseguenti agli sconfinamenti dei gruppi nei pressi degli chalet dove si riuniscono i coetanei provenienti da altri quartieri.

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