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Dopo gli esami di maturità e gli scrutini a Napoli la prefettura cercherà gli alunni assenti senza motivo

Dopo i 106 genitori denunciati a Pozzuoli perché non inviavano i propri figli a scuola, il prefetto di Napoli Michele di Bari ha parlato del fenomeno della dispersione scolastica e degli strumenti per arginarlo.
A cura di Valerio Papadia
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Soltanto nelle scorse ore, a Pozzuoli, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno denunciato 106 genitori poiché non mandavano i figli a scuola. Il prefetto di Napoli Michele di Bari è allora intervenuto sul fenomeno della dispersione scolastica, invitando tutti i sindaci del territorio, ma anche i commissari e le commissioni straordinarie comunali, a mettere in campo e osservare il rispetto delle nuove procedure previste per arginare il fenomeno. Il cosiddetto Decreto Caivano, infatti, ha aggiunto nuovi strumenti per controllare la dispersione scolastica: le rilevazioni periodiche dell'Ufficio scolastico regionale permettono di seguire l’andamento delle frequenze irregolari e le mancate frequenze degli alunni delle scuole dell’obbligo e di intervenire per tempo sul fenomeno.

Inoltre, in una nota della Prefettura di Napoli, si legge: "A breve, all’esito degli scrutini finali e degli esami di Stato, il predetto Ufficio fornirà una rilevazione finale che consentirà un’indagine più organica e approfondita del livello di attuazione della normativa in tema di adempimento dell’obbligo di istruzione e di disporre di elementi ancora più precisi e significativi sui quali le istituzioni tutte potranno impostare le iniziative ed attività per l’anno scolastico successivo".

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