Disdette ai Campi Flegrei per paura del bradisismo. Gli albergatori lanciano i “corsi di comunicazione emotiva”

"L'ondata emotiva successiva alle scosse sta mettendo a serio rischio la stagione estiva". Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei, non nasconde la sua preoccupazione. A tremare non è solo la terra, ma anche gli albergatori della zona sismica. A Fanpage Laringe ha raccontato il timore della sua categoria, tra prenotazioni cancellate e stime per i mesi di aprile e maggio. E stima le perdite in questo periodo in oltre al milione di euro. La speranza è negli avventori esteri, quelli americani soprattutto, e negli aiuti dello Stato.
Laringe, cos'è successo due settimane fa?
"Le ultime due scosse risalenti hanno generato delle cancellazioni per aprile e maggio, due mesi di alta stagione in cui l'occupazione arriva sicuramente a cifre superiori all'80%. Queste cancellazioni hanno determinato un fatturato previsionale in decremento del 30%, cifra che si può sostanzialmente stimare in almeno 1 milione di euro".
Cancellazioni che però riguardano unicamente gli ospiti italiani.
"Sì, esclusivamente il mercato domestico italiano e l'ultima notizia che posso dare è che anche tutti i gruppi scolastici sono stati annullati per l'anno in corso. In controtendenza sottolineo l'arrivo di molti turisti stranieri, in particolare i turisti americani. L'anno scorso abbiamo registrato un incremento del 120%. Una cosa che non sappiamo spiegarci".

Come si può tranquillizzare chi ha intenzione di disdire?
"Facendo informazione, rassicurando. Anche investendo. Noi attingiamo al riguardo ai fondi inter professionali e presentiamo progetti di formazione. Impegniamo i mesi invernali con la formazione dei nostri addetti ai lavori e proprio tra due settimane partirà un corso per la comunicazione emotiva esteso a tutti gli operatori dell'accoglienza. Vogliamo spiegare correttamente ai turisti la situazione, anche per far sì che, in prospettiva, un vincolo possa diventare un'opportunità di crescita e possa suscitare curiosità. Certo in assenza di pericolo".
Invece come vengono rassicurati gli addetti del settore?
"Abbiamo chiesto un aiuto, si parla di circa 9.600 persone. Per i collaboratori, per i dipendenti, per gli stagionali. Ma anche per i gestori. Se il fatturato non dovesse superare determinate soglie, ci dovrebbero essere dei sostegni, ammortizzatori, sgravi. Insomma, aiuti concreti. Con le istituzioni, per fortuna, c'è dialogo, in particolare col comune di Pozzuoli e con la Regione. Speriamo nei bollettini".