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Incidente Funivia del Monte Faito

Disastro Funivia Monte Faito, la sorella di Derek Winn: “Mio fratello persona adorabile”

La sorella della vittima inglese del disastro del Monte Faito in Italia per il riconoscimento delle salme del fratello e della cognata.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non si danno pace le famiglie dei turisti inglesi morti nel disastro del Monte Faito. La sorella di Derek Graeme Winn, il 65enne britannico morto assieme alla moglie 58enne Elaine Margaret, è giunta in Italia con un'amica di famiglia: ha raggiunto il luogo del disastro con il console onorario britannico Pierfrancesco Valentini di Castromediano, dove ha deposto una corona di fiori in memoria del fratello e della moglie, due delle quattro vittime del disastro della Funivia del Monte Faito dello scorso 17 aprile.

"Derek un fratello adorabile", ha detto la sorella

"Derek era un fratello adorabile e anche Elaine (la moglie, ndr) lo era", ha spiegato ai microfoni del TgR Campania. La donna si è poi recata all'obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia per il triste rito del riconoscimento delle salme, poi è stata ricevuta in Municipio dal sindaco Luigi Vicinanza, che ha sottolineato come la città sia a sua volta "parte lesa" nel disastro. "Si tratta di un dramma collettivo, il Faito è parte della nostra identità". Nel disastro del Monte Faito, hanno perso la vita oltre ai due coniugi inglesi anche il macchinista della funivia Carmine Parlato e la 25enne arabo-israeliana Janan Suliman, il cui fratello Thabet è rimasto gravemente ferito.

De Gregorio: "Mai lesinato risorse, coscienza a posto, il cuore è a pezzi"

La verità e le eventuali responsabilità le definirà la magistratura nella quale ho massima fiducia", ha scritto sui suoi profili social Umberto De Gregorio, presidente dell'EAV, "Se qualcuno ha sbagliato pagherà. Ma le eventuali responsabilità vanno ricercate scientificamente e dimostrate giuridicamente. Chi si occupava della funivia lo faceva con dedizione ed amore, sino a prova contraria. Vi sono stati errori, omissioni, superficialità? Vengano fuori, sia fatta giustizia", ha aggiunto, "Giustizia, cosa diversa dal giustizialismo , secondo cui “qualcuno comunque deve pagare”. Per quanto mi riguarda il mio compito è assicurare le risorse finanziarie per garantire la sicurezza: sotto questo aspetto ho la coscienza pulita in merito all’incidente sulla funivia: mai lesinato sulle risorse. La coscienza è a posto, il cuore è a pezzi", ha concluso De Gregorio.

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