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Dirette e video dal carcere campano: il detenuto-cuoco che pubblica ogni giorno su Tiktok

Un giovane detenuto, evidentemente in possesso di un cellulare, pubblica sui social quotidianamente video e dirette dal carcere.
A cura di Nico Falco
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Frame dei video e delle dirette su TikTok
Frame dei video e delle dirette su TikTok

Polpette, casatielli, dolci, frutta: a guardare la raffica di video che compaiono sul profilo con cadenza quasi quotidiana sembra di scrollare sull'account di un cuoco, di un influencer gastronomico o qualcosa del genere. Ma i particolari nelle immagini, e soprattutto i commenti, fanno capire che la situazione è diversa: dietro quel profilo c'è un giovane detenuto che, evidentemente, anche dietro le sbarre riesce a usare senza troppi problemi il telefono cellulare e cura un profilo TikTok.

Il profilo su TikTok, quasi un video al giorno dal carcere

I video pubblicati sono 163 fino ad oggi, 3 luglio. Il primo è del 17 dicembre 2023 e l'ultimo è del 1 luglio 2024: sono in totale 197 giorni, la media è di 0.8 contenuti al giorno. Quasi tutti inquadrano cibo, in sottofondo canzoni neomelodiche tra cui molte quelle che raccontano storie di carcere e nostalgia. Diversi, però, gli elementi che suggeriscono che non siano stati girati in un'abitazione. Innanzitutto, sono tutti contrassegnati con l'emoticon delle catene, il cui significano, nel gergo di Internet e dei social, è facile da intuire. Poi, gli immancabili fornellini a gas, che compaiono praticamente in tutti i contenuti.

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I commenti, "Presta libertà"

Il profilo conta attualmente 4mila follower circa, quasi 50mila "mi piace". E i commentatori sembrano tutti avere chiarissimo il fatto che i video arrivino da un carcere: le risposte stupite sono veramente poche, mentre abbondano i complimenti. E non manca chi si lascia andare al classico augurio di "presta libertà", rievocando le proprie esperienze passate o mostrando vicinanza motivata dall'avere parenti o amici nella stessa condizione.

Di elementi che possano fare risalire all'identità dietro il profilo non ce ne sono: chi lo utilizza è bene attento a non lasciare tracce. Però, tra commenti e immagini, qualcosa trapela: potrebbe trattarsi di un ragazzo detenuto in un carcere campano per reati di stupefacenti.

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