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Dipendenti assenteisti agli Scavi di Pompei: lasciavano la sala regia e andavano a dormire

Divieto di dimora a Pompei per due dipendenti del ministero della Cultura: addetti alla vigilanza, avrebbero lasciato per decine di volte in pochi mesi il luogo di lavoro.
A cura di Nico Falco
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Sarebbero dovuti restare nella sala regia, per sorvegliare tramite le telecamere gli accessi al Parco Archeologico di Pompei, ma in più occasioni avrebbero lasciato il luogo di lavoro senza giustificazione o sarebbero andati a dormire su una brandina in un'altra stanza. Per questo motivo è scattato il divieto di dimora nel comune di Pompei (Napoli) per due dipendenti del ministero della Cultura, impiegati nel sito archeologico con mansioni di addetti AFAV (Assistenza alla fruizione, assistenza e vigilanza).

L'ordinanza coercitiva applicativa della misura cautelare è stata richiesta dalla Procura di Torre Annunziata ed emessa dal gip del Tribunale locale; è arrivata al termine delle indagini svolte dai carabinieri del Posto Fisso Scavi, che l'hanno poi notificata oggi, 12 febbraio, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo Mobile della Compagnia di Torre Annunziata. I due sono accusati di truffa aggravata continuata ai danni dello Stato, interruzione di pubblico servizio e false attestazioni sulla propria presenza sul luogo di lavoro.

Per le indagini i militari si sono avvalsi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, analizzate accuratamente in seguito all'intrusione di notte di una persona non autorizzata ed estranea all'interno del Parco Archeologico di Pompei. Sono stati ricostruito numerosi episodi di assenteismo, quasi 40, nel periodo compreso tra maggio 2022 e agosto 2023: i due indagati, dopo aver regolarmente marcato il badge magnetico per far risultare la propria presenza in servizio, si sarebbero allontanati dalla sala regia. In particolare, i due sarebbero andati molte volte in un locale attiguo, non comunicante e privo di monitor per controllare le telecamere, portando con loro una brandina.

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