Detenuto di 29 anni muore nel carcere di Poggioreale: “Rifiutava il cibo”
Un uomo di 29 anni è deceduto nel carcere di Poggioreale, a Napoli. A quanto si apprende, era stato di recente ricoverato in ospedale per le sue condizioni di salute, che avevano fatto registrare un peggioramento dovuto al fatto che il giovane rifiutasse il cibo. A renderlo noto è il Sindacato di Polizia Pentenziaria, che in una nota sottolinea l'esigenza di migliorare l'assistenza sanitaria all'interno delle strutture penitenziarie.
Il corpo del 29enne è stato scoperto nella cella nella giornata di ieri, 21 marzo. Ad oggi, dall'inizio dell'anno, i decessi nelle carceri italiane sono 61; 25 di questi sono stati classificati come suicidio, mentre sono 36 le morti per "altre cause", alcune delle quali ancora da accertare. Col decesso di ieri salgono a 5 i casi nel carcere napoletano nel giro di tre mesi, tre dei quali sono suicidi.
Scrive Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato Spp:
L'ennesimo detenuto morto a Poggioreale non può essere derubricato per "morte naturale" o per "altre cause". È una brutta storia che riguarda un giovane detenuto di 29 anni, a quanto pare sottopeso perché rifiutava il cibo e che dopo un breve ricovero in ospedale è morto in cella. Questo rafforza l'allarme lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'aumento dei suicidi di detenuti insieme all'esigenza di assistenza sanitaria dentro agli istituti penitenziari che è una esigenza diffusa, ampia, indispensabile, la mancanza della quale – come ha detto il capo dello Stato – fa sì che su di noi ricadano esigenze e richieste che non rientrano nei nostri compiti e nelle nostre funzioni.