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Detenuto dà fuoco alla sua cella a Nisida: agenti intossicati e reparto inagibile

Detenuto appicca un incendio nel carcere di Nisida: tre poliziotti finiscono intossicati, chiuso per inagibilità l’intero reparto.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un detenuto ha dato fuoco alla propria cella nel carcere di Nisida: tre gli agenti di polizia penitenziaria rimasti intossicati, mentre l'intero reparto è diventato inagibile. Questo il bilancio della vicenda accaduta ieri pomeriggio nel carcere napoletano di Nisida. Il detenuto ha utilizzato materasso, vestiti e uno stendino per accendere le fiamme: in pochi istanti, tutto il reparto si è riempito di irrespirabile fumo nero, che ha costretto gli agenti a intervenire per domare le fiamme: tutti i detenuti del reparto sono stati evacuati e, ad incendio spento, il bilancio era di tre poliziotti intossicati e portati in ospedale, dove se la caveranno con sette giorni di prognosi. I vigili del fuoco hanno invece dichiarato inagibile l'intero reparto.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha ricordato "il carcere minorile di Nisida ospita circa 20 detenuti di origini straniere, per lo più maghrebini, su una conta totale di circa 55 detenuti, quasi tutti con problemi psichiatrici, ed è proprio la gestione di questo tipo di utenza che sta creando serie problematiche al Personale di Polizia Penitenziaria di Nisida". Lo ha spiegato il Coordinatore regionale per la Campania Federico Costigliola, che ha poi aggiunto: "Con la riapertura dell'Ipm di Treviso e con il rientro in sede disposto dal Dipartimento degli Agenti di Polizia Penitenziaria precedentemente distaccati a seguito della chiusura di detto IPM, sarebbe il caso che il Dipartimento preveda il rientro presso detta struttura anche di quei detenuti stranieri, ora presenti a Nisida che, nel rispetto della propria territorialità, vengano riassegnati all'IPM di Treviso".

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