Delitto di Simonetta Cesaroni, il giallo di via Poma al Teatro Nuovo di Napoli

Simonetta Cesaroni fu uccisa il 7 agosto del 1990 a Roma, negli uffici in cui lavorava, a via Poma. A quasi 35 anni dall'assassinio di questa ventenne, massacrata con 29 colpi di tagliacarte, il colpevole rimane ancora un fantasma.
Martedì 18 febbraio alle ore 19, al Teatro Nuovo di Napoli, lo scrittore e sceneggiatore Ciro Sabatino ripercorrerà la storia di questo cold case assieme a Raffaella Fanelli, autrice del libro “Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni? Tutta la verità sul delitto di via Poma” edizioni Ponte alle Grazie. Domani, nell’ambito della rassegna "Napoli Fermata Mistero" organizzata da Gialli.it e il Teatro Pubblico Campano, si attraverseranno tutte le tappe salienti di questo sconcertante caso fino agli ultimissimi sviluppi. Non esiste, infatti, il delitto perfetto, ma solo indagini sbagliate: quali errori sono stati commessi? Da chi? E soprattutto, perché?
Il caso di via Poma: l'omicidio di Simonetta Cesaroni
Si partì all’epoca con quattro presunti colpevoli: il fidanzato del tempo di Simonetta, Raniero Busco; il portiere del palazzo Pietrino Vanacore (fermato il 10 agosto, incarcerato e rilasciato dopo 26 giorni, scagionato ma morto suicida) e suo figlio Mario; il vicino di casa Federico Valle, il cui padre, Raniero lavorava nello stabile. Nel corso degli anni, i principali sospettati, dopo dolorose trafile processuali, si sono rivelati innocenti.
Altri invece sono scivolati tra le maglie della giustizia senza mai essere nemmeno indagati. Poi, nel 2022, alcune rivelazioni fecero vacillare l’alibi di una delle persone coinvolte. L’inchiesta è stata così riaperta ed è stata creata anche una commissione parlamentare d’inchiesta.