Delfino intrappolato nella rete a Procida rischia di morire: salvato da Guardia Costiera e diportisti

Un delfino resta intrappolato in una rete di pescatori al largo di Procida, nel Golfo di Napoli, e rischia di morire. Ma viene salvato dall'intervento provvidenziale della Capitaneria di Porto e di due diportisti. Il salvataggio è avvenuto nella giornata di Pasqua, Domenica 20 aprile 2025. I militari della Guardia Costiera hanno trovato il delfino, in evidente difficoltà, nelle acque del Canale di Procida, tra la località Acqua Morta e l'isola, a seguito di una segnalazione arrivata alla Capitaneria di Porto di Ischia.
L'intervento della Guardia Costiera di Ischia
Dopo la ricezione dell'allarme, sotto il Coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, è partita immediatamente la motovedetta 807 dal porto dell'isola verde. Quando sono arrivate sul posto, le unità della Guardia Costiera hanno constatato la grave situazione del cetaceo, che era rimasto bloccato in una rete da pesca che ne ostacolava i movimenti. I legacci lo costringevano a compiere grossi sforzi per emergere e immergersi. Una situazione che stava estenuando il delfino.
Il delfino intrappolato salvato da Capitaneria di Porto e diportisti
Per fortuna, grazie alla sinergia tra il personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, quello del personale militare di Procida appositamente allertato ed il prezioso contributo di due cittadini procidani, Salvatore Scotto di Rinaldi e Domenico Scotto d'Abusco, in zona con la loro unità da diporto, è stato possibile intervenire con tempestività ed efficacia.
Uno dei due procidani infatti si immerso in acqua riuscendo a liberare il delfino dalla rete in cui era rimasto impigliato. Il mammifero, una volta libero, ha ripreso a nuotare autonomamente e si è poi allontanato verso il mare aperto. Per la loro elevata sensibilità e il fondamentale supporto dimostrato in questa delicata operazione di salvataggio, l'Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia e quello di Procida esprimono i più sentiti ringraziamenti ai due cittadini procidani.