De Magistris su Facebook: “Napoli prima era una discarica, ora no”. Sommerso dalle critiche
Le elezioni al Comune di Napoli si avvicinano e con esse l'addio di Luigi De Magistris alla fascia di primo cittadino dopo dieci anni. L'obiettivo del sindaco uscente, più volte ribadito ai suoi fedelissimi, è «mostrare cosa è stato fatto» in queste due consiliature. E così l'attuale candidato alla poltrona di Presidente della Regione Calabria ha pungolato l'azienda dei rifiuti a produrre un video capace di mostrare i progressi fatti nel decennio.
Questo il testo del sindaco:
Ho iniziato a fare il sindaco mentre Napoli era una discarica a cielo aperto, quando tutto il mondo ci derideva per lo scempio in cui eravamo stati costretti a vivere. Nessuno voleva mettere piede nella nostra città: gli artisti fuggivano, i turisti ci utilizzavano solo come meta di passaggio per andare a Pompei, in Costiera e sulle isole, quando noi napoletani camminavamo con la testa chinata, col naso tappato dal puzzo che si respirava nelle strade, nei vicoli e nelle piazze. Non saremo riusciti a fare tutto quello che era nelle nostre intenzioni, ma abbiamo fatto moltissimi passi in avanti.
Apriti cielo: dopo quel post, centinaia di messaggi, tutti contro De Magistris che forse mai in questi dieci anni ha subìto schiaffi così pesanti sul fronte social, un tempo uno dei suoi punti di forza. Motivo? Il sindaco ha esagerato, mostrando una realtà che semplicemente non esiste. Napoli sicuramente non vive la crisi strutturale dello smaltimento dei rifiuti che dieci anni fa mise in ginocchio la Campania, con rivolte di piazza contro le discariche e la paralisi del servizio di rimozione. Ma dire che la città è pulita, non è possibile.
La raccolta differenziata procede poco e male, è svolta in maniera svogliata, lì dove ci sono cassonetti e campane di multimateriale, vetro, carta semplicemente non si riesce a stare tanto è il tanfo e tanti i rifiuti a terra. La raccolta degli ingombranti procede lenta e a macchia di leopardo, pochissime le multe contro chi sporca, lavaggio e spazzamento delle strade sono una chimera e i commercianti "furbi" fanno quello che vogliono, indisturbati.
«Sindaco io vivo all'estero eppure sembra che negli ultimi anni mi sia fatto più giri per Napoli di lei», dice Adriano. Marco scrive: «Io sono un suo sostenitore e darò il mio contributo per dare continuità al lavoro svolto votando per Alessandra Clemente. C’è da dire però con oggettività ed obiettività che l’Asia lavora malissimo, oppure è gestita malissimo». E ancora: «Da cittadina non posso accontentarmi del "prima era peggio"! Le strade sono sporche! Vicino i cassonetti c'è l'impossibile a terra! Pagare la Tari e non avere un servizio adeguato è una presa in giro! Anzi, uno schifo» (Daniela); «Sono giorni che non ritirano, fai segnalazioni e non vengono, la città è sporchissima, puzza, è tutto sta andando in malora», scrive Mariaelena. «Farebbe miglior figura a star zitto» chiude Luciano.