De Magistris dice addio a Napoli in un video. Il suo futuro: opinionista in tv, forse da Giletti
«Mi prendo un periodo fino a Natale, ho bisogno di riflettere su cosa sia più giusto fare in questo momento della mia vita», dice Luigi De Magistris che ora si trova al quarto turning point della sua vita: il primo fu nel 2008, quando lasciò la toga dopo la bufera per il processo Why Not. Un anno dopo, altra svolta: discesa in politica sostenuto da Beppe Grillo e da Antonio Di Pietro ed elezione al Parlamento Europeo. L'ultima è nel 2011: da outsider e sfavorito sbaraglia centrodestra e centrosinistra e resta sindaco di Napoli per dieci anni.
De Magistris resterà in carica tecnicamente fino alla proclamazione ufficiale prevista delle prossime ore, tuttavia già al secondo piano di Palazzo san Giacomo il trasloco è in corso. La grande scrivania del sindaco pro-tempore sarà presto liberata da cornicette e ninnoli (cornetti rossi, immaginette di Che Guevara, la celebre foto di Falcone e Borsellino usata come sfondo da Dema).
Il video di commiato di Luigi De Magistris
Oggi il sindaco uscente ha reso noto un video autoprodotto (così artigianale che ad un certo punto l'inquadratura si inclina sulla destra) in cui si dichiara «il sindaco più longevo dal 1806». Cosa significhi, non si sa: il suo mandato è durato di più, è vero. Ma a causa della pandemia di Coronavirus che ha determinato lo slittamento delle Elezioni Comunali. Sia Rosa Russo Iervolino che Antonio Bassolino, suoi predecessori, sono arrivati alla fine dei due mandati (Bassolino nella parte finale fu sostituito dal suo vice Riccardo Marone, per pochi mesi sindaco facente funzione). Dichiarazioni estemporanee a parte, ecco cosa ha detto DeMa:
ringrazio soprattutto i napoletani e, in particolare, il popolo che è stata la mia forza e qualche volta ho detto il mio partito, il che non è populismo. Ho avuto il privilegio di fare il sindaco nella città più bella del mondo, quella in cui sono nato.
Nessun accenno ad Alessandra Clemente, giovane, talentuosa e intelligente, ma lasciata bollire a fuoco lento nel calderone elettorale che ha umiliato la candidata a sindaco espressione di Dema. Unico passaggio personale, quello sul fratello: Claudio De Magistris, eminenza grigia al secondo piano di Palazzo San Giacomo e sempre sul filo del conflitto d'interesse.
Il futuro di Luigi De Magistris
«Di lotta e di governo», questo è il motto: ma da oggi De Magistris tecnicamente è disoccupato. Non è più magistrato, non è parlamentare, non ha incarichi né consulenze. Cessata la funzione di sindaco potrebbe fare l'avvocato ma la professione legale è complicata per chi non ha scelto di sposarla da subito. Per lui, a quanto si apprende, è pronto un altro turning point: opinionista televisivo, probabilmente da Massimo Giletti a L'Arena di La7, dove è da sempre gradito ospite. La prima ospitata sarà proprio nei prossimi giorni, tutta a difesa di Mimmo Lucano. Ma potrebbe essere un appuntamento fisso. A scoprire le grandi qualità comunicative in tv dell'ormai ex sindaco di Napoli fu, anni fa, uno scafatissimo giornalista televisivo, Michele Santoro, che all'allora pubblico ministero regalò puntate su puntate del suo talk show.