De Luca salta la fila e viene vaccinato contro il Covid: “Bisogna dare l’esempio”
“Il V-Day di oggi serve per invitare tutti a procedere alla vaccinazione, ancorché su base volontaria. Già oggi è stato somministrato il vaccino anti Covid anche ad alcuni volontari, non del personale medico, ma impegnati nei servizi all'interno delle strutture sanitarie. Dobbiamo puntare ad avere il cento per cento di campani vaccinati, superando elementi di disinformazione o di incertezza che si sono diffusi negli ultimi giorni, anche in relazione alla scoperta di varianti del virus”. Dopo le polemiche per essersi vaccinato contro il Covid nella giornata del V-Day, destinata a medici e infermieri, il governatore Vincenzo De Luca prova a metterci una pezza e in serata pubblica una nota nella quale cerca di chiarire la sua posizione. L'iniziativa di oggi doveva avere un valore simbolico: la prima vaccinazione in contemporanea in tutta Europa nella quale erano stati chiamati a vaccinarsi medici e infermieri, considerati da tutti gli eroi nella lotta contro il Coronavirus di questi mesi.
De Luca: "Sul vaccino bisogna dare l'esempio"
De Luca è l'unico politico a essersi vaccinato oggi. Una iniziativa che ha suscitato critiche da tantissimi esponenti politici, perché, come detto, la giornata del V-Day doveva essere destinata al personale sanitario. Tra i critici non solo politici di opposizione a De Luca, ma anche delle forze che lo sostengono come il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia (Pd), che alla domanda di un cronista ha risposto in modo seccato: "Io aspetterò il mio turno, esattamente come farà il presidente della Repubblica e tutti i rappresentanti delle istituzioni". Gli esponenti della maggioranza di De Luca in regione hanno cercato di difendere il governatore. Nel tardo pomeriggio, poi, è arrivata anche una dichiarazione di De Luca, che pur senza citare l'episodio della sua vaccinazione, è apparsa come un tentativo di chiarire la sua posizione, dopo l'imbarazzo suscitato nel Governo e persino nella Presidenza della Repubblica.
De Luca ha spiegato che “occorre una prova straordinaria di responsabilità e di impegno della nostra regione – scrive De Luca – dando tutti quanti l'esempio e superando ogni residuo dubbio. Bene il primo test dimostrativo di oggi, significativo anche per la macchina organizzativa. Ma ribadiamo l'appello ai cittadini campani: vaccinarsi tutti”. Un appello che arriva con grande anticipo, considerando che per la vaccinazione di massa a tutta la popolazione bisognerà aspettare ancora la metà dell'anno prossimo, visto che i primi scaglioni di vaccinazione dei primi mesi del 2021 saranno destinati al personale sanitario, agli anziani ultra 80enni, a cominciare dagli ospiti delle case di riposo, e poi ad altre categorie speciali, come le forze dell'ordine. Per questo la scelta di De Luca di vaccinarsi ha suscitato non poche polemiche.
Vaccino-Day, somministrate 720 dosi in Campania
In Campania nella giornata del Vaccino Day sono state somministrate in totale 720 dosi di vaccino Pfizer. Tra circa 30 giorni bisognerà fare il richiamo. “Alle ore 14,30 di oggi – scrive De Luca – erano tutte somministrate le 720 dosi di vaccino Pfizer/Biontech arrivate questa mattina in Campania. Un'ottima prova di efficienza della macchina messa in moto da settimane per il piano vaccini. Resta confermata per il 12 gennaio, come annunciato, la prova generale di tutte le strutture sanitarie in vista della campagna che d'ora in poi avrà numeri ben diversi”.
V-Day, al Cardarelli 100 vaccinati
All'ospedale Cardarelli di Napoli vaccinati 100 tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Lo comunica il nosocomio partenopeo che scrive: "Si è conclusa alle 15,17 di oggi (domenica 27 dicembre) la prima delle giornate per la somministrazione del vaccino anti Covid-19. Come da programma, al Cardarelli di Napoli sono stati vaccinati 100 tra medici, infermieri e operatori sociosanitari. Vaccinata anche la stessa equipe che ha provveduto alla somministrazione delle dosi. Le vaccinazioni sono andate avanti senza che si verificassero eventi avversi". “Una giornata dall’alto valore simbolico – sottolinea il direttore generale Giuseppe Longo – e una grande risposta di tutto il nostro personale. Ogni aspetto è stato preparato al meglio, senza lasciare nulla a caso”. Nella prima settimana di gennaio, con l’arrivo delle ulteriori scorte di vaccino, si procederà ad immunizzare tutto il personale (anche quello esterno) per un numero complessivo di circa 4.450 unità. “La battaglia è ancora lunga – conclude il direttore sanitario Giuseppe Russo – sappiamo che ci aspettano mesi molto complessi, non dobbiamo abbassare la guardia, ma adesso intravediamo una luce alla fine del tunnel”.